Claudio Scajola andrà agli arresti domiciliari nella sua casa di Imperia. Lo ha deciso il tribunale di Reggio Calabria accogliendo in parte il ricorso dei legali dell'ex ministro, Giorgio Perroni e Elisabetta Busuito, che inizialmente avevano chiesto la scarcerazione.
La decisione dei giudici è stata depositata stamani. Lo stesso tribunale tornerà a discutere di Scajola il 19 giugno, quando sarà discusso l’appello dei pm contro la decisione del gip di non riconoscere l’aggravante del concorso esterno in associazione mafiosa chiesto dalla Dda per l’ex ministro.
Resta invece in carcere Chiara Rizzo, la moglie di Amedeo Matacena, come stabilito
dagli stessi giudici calabresi che hanno rigettato il ricorso presentato dagli avvocati Alfredo Biondi e Bonaventura Candido. Quest’ultimo si sta recando in carcere per comunicare la decisione del riesame alla sua assistita- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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