«Riciclare i regali? No, grazie. Se non si può comprare qualcosa, meglio un bel biglietto di auguri». Non ha dubbi il giornalista, e attuale presidente di Medusa, Carlo Rossella.
Direttore, riciclare i regali sgraditi può essere perdonato in periodi di crisi?
«Sono del tutto contrario. Ritengo che in un anno così difficile per molte famiglie, piuttosto che spendere soldi, o riciclare ciò che già si ha in casa, sarebbe molto meglio inviare un bel biglietto di auguri. Ne ho già avuti tanti, da parte di amici ma anche di aziende, e li ho graditi moltissimo».
Ma se proprio non si apprezza un dono, cosa si può fare secondo lei?
«Direi che la soluzione migliore sia donarlo in beneficienza. Se proprio non si ama ciò che si è ricevuto, specialmente se si tratta di generi alimentari, penso si debba pensare di regalarlo a qualcuno che ne ha davvero bisogno. Quando ero direttore del Tg5 ho organizzato un'asta con i doni che avevo ricevuto. Il ricavato è stato devoluto a un ospedale pediatrico. E l'iniziativa è piaciuta moltissimo e ha coinvolto tutti».
Le è mai capitato di riciclare un regalo nella sua vita?
«No. L'idea mi infastidisce.
«Scelta di stile? Devolverli in beneficenza»
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