Rosi Mauro resiste. La pasionaria ex leghista ha «rimesso nelle mani» di Renato Schifani (nella foto) le deleghe del ruolo di vicario del presidente del Senato ma continuerà «a presiedere lAssemblea». Lo spiega proprio Schifani che finora lha sostituita e le riconosce «grande senso di responsabilità» per «un gesto responsabile e saggio che svelenisce il clima». La senatrice, passata al gruppo Misto, non sostituirà più la seconda carica dello Stato nelle sue funzioni, ma potrà continuare a dirigere i lavori in Aula. Quello della Mauro è un gesto «concordato»: in base al regolamento, infatti, il vicepresidente dellAssemblea «non è sfiduciabile» e spetta a lui decidere se dimettersi. Lopposizione annuncia battaglia, ma la Mauro non demorde. Sullo sfondo la lotta interna alla Lega. Rischio ben individuato da Umberto Bossi, che ieri ha rifiutato lorganizzazione di un «Bossi day»: «Non voglio più che ci sia odio: devono prevalere lamore per la Lega e la fratellanza».
In nome dei quali ieri via Bellerio ha autorizzato il Piemonte a restituire la tessera a Mario Borghezio, che era stato sospeso per morosità. Leuroparlamentare, si legge in una nota del triumvirato, «ha corretto alcune dichiarazioni» e «rinnovato amicizia e stima a Roberto Cota».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.