«Sciogliamo il Pdl Chi sta con Monti pensa alla carriera»

RomaOnorevole Michaela Biancofiore, chiede addirittura di sciogliere il Pdl?
«Certo. Gli elettori non sanno più come dircelo che questo partito non è più nel loro cuore».
E perché secondo lei?
«Ha perso appeal dopo la rottura con Fini. È diventato un partito pesante che piace tanto alla mia amica Meloni. Che stimo ma trovo assurda».
Perché ha parlato di addio al partito di plastica?
«Non si può sentire. Usa terminologie usate dalla sinistra per vent'anni. Che tristezza».
Ma come si risorge?
«Tornando a essere quello per cui è nata Forza Italia e che ci ha portato al 35%. Noi berlusconiani eravamo i Grillo ante litteram, gli antipartitocrazia ma, a differenza sua, con un progetto vincente: la rivoluzione liberale».
Che però non s'è vista molto. Perché?
«Perché hanno impedito a Berlusconi di farla. Purtroppo il Palazzo ti influenza, ti porta al politically correct. E purtroppo questo Pdl ha ereditato, alleandosi con Casini e Fini, l'ultima coda della Prima Repubblica».
Quindi occorre dividersi?
«Certo. Ognuno per la sua strada, al limite uniti in una federazione».
Ma il nodo politico è l'appoggio a Monti che supera la logica ex An ed ex Fi. O no?
«Certo. Alfano dice: “Avanti con Monti, il partito è con me”. E io rispondo: “Sì, ma non la gente”. I filomonti sono solo notabili».
Notabili?
«Gente che spera di riciclarsi in un soggetto di centro che sa di muffa e debito pubblico, a cui non interessa la rivoluzione liberale».
Monti rischia di cadere?
«Temo di no. Anche tra molti amici del Pdl vedo troppa voglia di non perdere cinque mesi di stipendio da parlamentare».
Berlusconi farà una lista sua?
«Credo abbia voglia di fare quello che ha sempre sognato: un movimento leggero, giovane, liberale, vicino alla gente».
Ma dicono che una sua lista valga il 4%...

«Ma chi li ha messi in giro quei sondaggi? Il fuoco amico. Lei ci crede? Io no».
Convinta che Berlusconi possa valere il 51%?
«A quello si punta. Sarà la battaglia finale. E voglio vedere i sondaggi con Berlusconi in campo».