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"Sembra metta le mani avanti". Così Augusta Montaruli inchioda Conte

Il sottosegretario era a Scampia, dove il 3 dicembre il leader M5s ha fomentato la piazza facendo leva sul reddito di cittadinanza

"Sembra metta le mani avanti". Così Augusta Montaruli inchioda Conte

Da quando il centrodestra ha vinto le elezioni democraticamente, le opposizioni hanno continuato la campagna elettorale, fomentando le piazze e alimentando le sollevazioni popolari, che si stanno animando con sempre maggiore vigore. Giuseppe Conte nelle scorse ore si è presentato a Scampia, sollevando la piazza facendo leva sul reddito di cittadinanza che il governo di centrodestra vuole rimodulare ed eliminare, cambiando i paradigmi della sussistenza. Ma fomentare le piazze in questo momento, così com'è accaduto gli insulti e le minacce a Guido Crosetto, può risultare molto pericoloso, come ha fatto notare il deputato di Fdi e sottosegretario all'Università e alla ricerca Augusta Montaruli, commentando le parole odierne del leader M5s da Scampia sul reddito di cittadinanza. Abbiamo raggiunto il sottosegretario, che a ilGiornale.it ha esposto il suo punto di vista su quanto stanno seminando le opposizioni.

Oggi lei era a Scampia, il quartiere di Napoli da cui Conte ha deciso di far partire tour, perché?

"Sono andata in forma istituzionale presso la sede di Scampia dell’Universita Federico II, che ha conferito per la prima volta qui una laurea honoris causa. Il riconoscimento è andato al medico e Premio Nobel Denis Mukwege. È un dovere stare al fianco di un ateneo che adempie al suo ruolo culturale e sociale. Studio, formazione e lavoro sono i pilastri da cui partire per sostenere le fasce più deboli, affinchè non rimangano sempre deboli. L'emancipazione passa da qui. Conte invece è andato a invocare la piazza a sostegno del reddito di cittadinanza. Una scelta legittima ma che ovviamente non condivido. Su questa misura si confrontano su due visioni diverse. Il Governo Meloni crede che per sostenere le persone in difficoltà, ma in grado di lavorare, sia necessario un aiuto diverso rispetto all’assistenzialismo: creare le condizioni per far incrociare territorio e mondo dell’imprenditoria."

Ha detto che il modus operandi di Conte è "incendiario", secondo lei a cosa mira il leader M5s?

"Sicuramente pensa all’interesse del Movimento cinque stelle, che ha fatto del reddito di cittadinanza uno strumento di consenso. Chiamare le persone a scendere in piazza e al contempo dire che teme disordini mi sembra un po’ mettere le mani avanti, spero non sia cosi. Di certo, invocare le piazze dopo che per quattro anni hanno governato e’ paradossale, soprattutto alla luce dell’oggettivo fallimento del reddito di cittadinanza. La povertà non è stata abolita, anzi, mentre studi ci dicono che oltre il 50% delle persone che ha ricevuto un’offerta di lavoro dai centri dell’impiego l’hanno rifiutata. Perché allora Conte, se proprio vuole manifestare, non va a farlo per il lavoro anziché contro il superamento del Rdc? Forse non può perché la battaglia è di mera propaganda e di consenso. Noi invece - come ha detto Giorgia Meloni nel suo primo discorso alla Camera - faremo ciò che serve, senza peraltro farci intimidire."

Secondo lei cosa serve ora per stemperare davvero le tensioni?

"Intanto sarebbe cosa buona e giusta allontanare, isolare, stigmatizzare, condannare chi assume atteggiamenti palesemente violenti nei toni e nei gesti. Penso alle parole che abbiamo sentito tutti proferire contro Crosetto o il manichino a testa in giù a Bologna contro il presidente Meloni. Se ci si fa vedere uniti nella condanna non si creano crepe in cui si può inserire il germe pericoloso della violenza. Non credo però che questo stia avvenendo."

In un quartiere difficile come Scampia, che ruolo avrà il nuovo plesso universitario?

"Una missione, di impegno e coinvolgimento. La lectio magistralis di oggi di Denis Mukwege, che ha ricordato in modo commovente l'ambasciatore Luca Attanasio assassinato in Congo, metteva al centro proprio l'impegno. Ciò ci restituisce il senso della passione, delle missioni condotte con tanti fatti e poche parole nei confronti dei più deboli e di chi soffre.

L'universita Federico II questa sua missione la sta compiendo in modo lodevole e anche nella giornata odierna, con questa iniziativa, ci ha ricordato il nostro dovere di esserci e dare sempre il nostro contributo."

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