De Bortoli: "Sentenza pericolosa per la democrazia"

Il direttore del Corriere della sera: "In nessun Paese si può finire in cella per un articolo"

De Bortoli: "Sentenza pericolosa per la democrazia"

Come prima cosa, la mia solidarietà e quella del Corriere, ad Alessandro Sallusti e a tutti i colleghi del Giornale. Una sentenza che consideri un giornalista come soggetto pericoloso costituisce un fatto grave che deve inquietare e fare riflettere sulla qualità della nostra democrazia e sulla salute della libertà di stampa, al di là del caso singolo e delle motivazioni processuali. Trovo sconcertante solo l'idea che un giornalista possa andare in carcere per la pubblicazione di un articolo, ipotesi peraltro che era stata avanzata e forse discussa con eccessiva leggerezza, quando si era parlato di punire i direttori responsabili dei giornali che stampavano i contenuti di intercettazioni telefoniche.

Questo non vuol dire che i giornalisti non debbano essere responsabili quando sbagliano, ma il risarcimento può avvenire, in caso di condanna, con piena soddisfazione della parte offesa, senza misure di carattere detentivo sconosciute per questi reati in altri ordinamenti.

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