Si cerca l'orso vagabondo Rischia di essere abbattuto

Non vogliamo che M25 faccia la fine di M13. Non parliamo di molecole invisibile ma di orsi. L'esemplare d'orso bruno M25 è riapparso in Valtellina in provincia di Sondrio e nella notte tra il 25 e il 26 maggio scorso ha agguantato una carcassa d'asino, sbranato in precedenza e lasciato sul posto come esca. La sua colazione sta facendo il giro del web, essendo stato ripreso dalle telecamere piazzate come trappola. L'orso pare esserne consapevole della ripresa, perché nel mezzo del suo pasto rivolge lo sguardo proprio verso l'obiettivo.
«M25 è un girovago: ha lasciato il Trentino dove è nato, poi è passato a Valditrento, in Alta Valtellina, quindi in Svizzera, in Austria, in Svizzera di nuovo. Ora è sulle Orobie, al confine con la provincia di Brescia» racconta Graziano Simonini, comandante della polizia provinciale valtellinese, che lavora insieme con Maria Ferloni dell'ufficio faunistico, a cui tocca il lavoro di prevenzione nei confronti degli abitanti delle valli. Sappiamo che Italia e Svizzera si palleggiano gli orsi, perché in Italia non possono essere uccisi mentre in Svizzera sì, è qui infatti che ha trovato la morte M13 l'ultimo degli orsi pellegrini.
Amato come un ninnolo nei nostri giochi, chi non ha il suo orsetto di peluche?, in realtà l'orso non è gradito essendo un feroce divoratore.

L'Europa sostiene il ritorno dei grandi predatori con progetti come Life Arctos e Lifewolfalps, pagando indennizzi e offrendo recinti elettrificati a salvaguardia degli animali domestici, ma di fatto quando una «bestia» come questa è al di qua del confine la mentalità italiana è tentata di aprire la caccia all'orso, ritenuto una «presenza arcaica nell'epoca del web» come ha commentato Otmaro Beti, presidente di ATsenzaGP, l'associazione per un territorio senza animali predatori. La natura può avere un passato? No, è eterna, per fortuna.

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