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"Omaggio ai fascisti". Ma Crosetto gela così Saviano

Ancora una figuraccia per gli antifascisti Murgia e Saviano, che scambiano il comando militare con il saluto romano e il motto dei Comsubin con un omaggio alla X Mas. Messina: "Fatti vedere da uno bravo"

"Omaggio ai fascisti". Ma Crosetto gela così Saviano

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"Si informi". Crosetto asfalta Saviano dopo la figuraccia sui Comsubin

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L'ossessione per il fascismo di certi esponenti della solita sinistra li porta a fare inutili ed evitabili figure di palta, come quella fatta da Michela Murgia e Roberto Saviano a seguito della parata del 2 giugno a Roma. I due, ma non sono gli unici, hanno visto lo spettro fascista nella sfilata del nucleo Comsubin, gli incursori della Marina militare, nel momento del passaggio davanti alla tribuna autorità. Ancora una volta, questa sinistra ha dimostrato di dover riesumare qualcosa di estinto per giustificare la sua esistenza, anche a costo di rendersi ridicoli davanti a milioni di persone, che ne hanno messo in evidenza la palese ignoranza storica. È dovuto intervenire il ministro della Difesa, Guido Crosetto, per spiegare ai soloni rossi che hanno preso l'ennesimo abbaglio nel tentativo di revisionismo storico.

"Stavano marciando gli incursori in basco verde del Comsubin quando, giunti alla tribuna autorità, gridano: #Decima", ha scritto Roberto Saviano. Uno spiegone che a chiunque conosca un minimo di storia e protocollo militare risulta superfluo. Ma perché lo scrittore ha dedicato un lungo post a una cosa ovvia e normale? Il motivo, assurdo, lo esplica lui stesso poco dopo, con una ricostruzione fantasiosa che solo uno come lui, e come Murgia, poteva fare: "Fare un omaggio durante la festa della Repubblica democratica al corpo militare fascista X Mas! Chi lo ha autorizzato? Il corpo militare X Mas comandato da Junio Valerio Borghese combatté a fianco dei nazisti con il compito di rastrellare i partigiani e fronteggiare gli alleati".

Quindi, Saviano si è addirittura appellato al contrammiraglio Giurelli, comandante della Marina militare, chiedendo che si dissoci dai Comsubin. Una richiesta e una polemica talmente surreali da richiedere l'intervento di Guido Crosetto, che ha replicato in prima persona allo scrittore invitandolo a istruirsi, prima di parlare: "Si guardi i filmati delle parate degli ultimi decenni e vedrà che il passaggio davanti alla tribuna presidenziale è sempre stato identico in tutto, a quello di quest’anno. Per i Comsubin come per gli altri. Poi si informi sul significato di quel motto".

Una lezione che Saviano sicuramente non acquisirà, dall'alto della sua arroganza e supposta superiorità morale. Eppure, questa figuraccia potrebbe essere utilizzata per imparare davvero qualcosa, perché numerosi utenti hanno perso tempo a spiegare l'ovvio allo scrittore. "Ma dai! È il grido degli incursori eredi di Teseo Tesei! E non è un saluto ma la chiamata all’attenzione prima del saluto militare in parata! E informati cribbio!", gli scrive uno. E ancora: "Savià vatti a studiare la storia della X Mas, perché i gruppi erano 2, uno fascista e uno antifascista. Gridare decima è lecitissimo".

Sulla questione è intervenuto anche Sebastiano Messina, giornalista di Repubblica, che ha elegantemente messo a tacere Saviano, dandogli una grande lezione di onestà intellettuale: "Se non sai distinguere un gesto militare dal saluto fascista, non commentarlo. Se non conosci la storia della X Mas, non fare accostamenti oltraggiosi. Se sei convinto che sia stata organizzata una sfilata di miliziani fascisti davanti a Mattarella, fatti vedere da uno bravo".

Game, set, match.

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