I lavori del Consiglio comunale di Milano sono stati interrotti questo pomeriggio da una manifestazione pro Pal, che ha costretto il presidente Elena Buscemi a sospedere la seduta, chiedendo che gli attivisti fossero accompagnati all'esterno dell'aula per poter riprendere i lavori. Alcuni attivisti si sono infiltrati nel pubblico che, regolarmente e per trasparenza può assistere alle sedute e a un certo punto si sono alzati per interrompere la seduta al grido di "Palestina libera" e "Stop al genocidio", mostrando anche bandiere palestinesi. Si tratta in realtà di un piccolo gruppo che, tra le altre cose, ha chiesto all'aula di "interrompere i rapporti con la città di Tel Aviv perché è una vergogna, alcuni Comuni lo hanno già fatto, dovete vergognarvi. Siete complici del genocidio".
I manifestanti sono stati accompagnati all'esterno dalla forza pubblica ma nel frattempo un consigliere della maggioranza, Gianmaria Radice dei Riformisti, che non riusciva a portare avanti il suo intervento, ha a sua volta gridato contro i manifestanti: "Siete degli antidemocratici, siete come gli studenti di Pisa". Alcuni consiglieri del Pd e di Europa Verde, invece, si sono avvicinati ai manifestanti, spiegando che proprio in questi giorni stanno raccogliendo le firme per un ordine del giorno che chiede al Comune di interrompere i rapporti con Tel Aviv. "Abbiamo assistito a un chiaro esempio di cosa voglia dire essere antidemocratici, con un'operazione squadrista tipica della sinistra italiana che in piazza sostiene questi delinquenti e al di fuori sta in silezio di fronte anche a quella che è la privazione della parola, per altro nei confronti di un membro della maggioranza di Renzi, che invano cercava di prendere la parola e di intervenire e veniva zittito", ha spiegato a il Giornale Samuele Piscina, Segretario Lega per Salvini premier Milan, consigliere comunale di Milano e capogruppo Città metropolitana di Milano.
La presidente Buscemi, ha aggiunto Piscina, "ha aspettato diversi minuti prima di intervenire contro questa privazione della libertà di espressione e il silenzio, oltre al fatto che molti esponenti di sinistra sono anche andati accanto a questi delinquenti, lo troviamo eloquente. Per altro, negli scontri di martedì c'erano, nello stesso corteo anche diversi esponenti del Pd e troviamo vergognosi che ci siano questi appoggi della sinistra a queste frange violente, antidemocratiche e sovversive". Per altro, ha sottolineato Piscina, hanno esposto la bandiera al contrario e questo è "esemplare dell'ignoranza di queste persone che non sanno nemmeno da che parte si espone una bandiera e non sono in grado di capire le problematiche legate a un conflitto iniziato da Hamas nella Striscia di Gaza".
La richiesta è che la sinistra prenda "subito le distanze e dica chiaramente che le battaglie antidemocratiche di questi facinorosi non devono essere parte di un sistema democratico repubblicano".
Il clima politico è evidentemente rovente e lo dimostra non solo quanto accaduto in aula oggi a Palazzo Marino ma anche l'aggressione del professore a Pisa, la frase "vi abbiamo appesi già una volta a testa in giù" pronunciata da un consigliere comunale del Pd a Genova ma anche la frase pronunciata in un consiglio di zona di Milano, come stigmatizzato dal presidente del Senato, Ignazio La Russa: "Un consigliere di sinistra, per dire che non bisognava commemorare Charlie Kirk, ha detto ‘se commemoriamo lui dobbiamo commemorare anche quelli delle Brigate rosse che sono morti, perché anche loro in fin dei conti sono morti per le loro idee’ o qualcosa del genere. Facendo un equazione: chi la pensa in un modo è uguale a chi ha ucciso per come pensa".