Silvio tenta la rimonta: "Riempio le piazze"

L'offensiva elettorale del Cavaliere - presente su tutti i media - va avanti. E affonda su Monti: "Sarà uno dei tanti leaderini della politica"

Roma - «Le piazze con me si riempiono sempre, ancora adesso le strade si fermano, anzi, andando in giro ritrovo l'entusiasmo del '94». Silvio Berlusconi mette il piede sull'acceleratore e continua la sua offensiva alla ricerca dei consensi perduti. Come sempre, quando l'odore della competizione e della campagna elettorale si fa più forte, il leader Pdl moltiplica le energie e si espone in prima persona per tentare l'operazione recupero, un po' come nel 2006, l'anno della «scossa di Vicenza» davanti agli industriali.

Un impegno che più che porta a porta, si potrebbe definire «radio a radio» o «tv a tv», visto che nel giro di 48 ore l'ex premier fa sentire la propria voce sul Gr1, su Radio Norba, Radio Lombardia, Antenna Tre Nordest e Telecolor. Senza dimenticare le risposte ai messaggi su forzasilvio.it in un mix che punta a unire media tradizionali e comunicazione via internet ma anche a coinvolgere gli elettori e in particolare i 245mila supporter registrati su forzasilvio.it tra i quali ben 2mila hanno offerto la loro disponibilita a farsi da «moltiplicatori» della campagna, sul «modello Obama» 2008 e 2012.

L'iperattivismo del presidente del Pdl, coadiuvato da Paolo Bonaiuti e su internet da Antonio Palmieri, risulta poi tanto più evidente in questi giorni di festa in cui tanti leader e parlamentari hanno scelto di non rinunciare ai soggiorni nelle località montane. Naturalmente, poi, quando il nome Berlusconi è in campo le polemiche non possono mancare. E così scoppia una polemica perché il profilo twitter «@Berlusconi2013» in poche ore aumenta i propri follower di 60mila unità. Quanto basta per far scattare il sospetto di una compravendita. A quel punto interviene lo stesso Palmieri per ribadire che «quello non è un account ufficiale di Berlusconi ma frutto dei nostri volontari digitali». Con una postilla: «Però quelli che lo hanno piratato ci hanno fatto un'ottima pubblicità e ora questo profilo sta acquisendo tanti utenti veri». In realtà Berlusconi non è presente direttamente su twitter se non con «pdl» e «forzasilvio» mentre lo è su facebook, social network da 20 milioni di utenti in Italia.

Berlusconi oltre a ribadire i capisaldi della campagna elettorale - l'operazione verità sui risultati del suo governo e l'abolizione dell'Imu - annuncia novità. Prima l'affondo su Mario Monti: «Sarà uno dei tanti leader o leaderini che affollano il campo della politica. Si è messo con dei compagni di viaggio che glieli raccomando». Assicura che «il Pdl non cambierà nome. Siamo troppo vicini alle elezioni e poi sulla scheda non va l'acronimo ma un nome che comunica la volontà di rafforzare la libertà dei cittadini». Mette in chiaro che nelle liste ci saranno in prima fila nomi nuovi a cui verrà chiesto un triplo impegno: «Votare il dimezzamento dei parlamentari, dimezzarsi lo stipendio e restare in carica non più di due legislature». Con una postilla: «L'impegno sul proprio onore a non tradire il mandato, dimettendosi piuttosto da parlamentare. Il cattivo esempio di Fini non si deve più ripetere». Il tutto corredato da un memento ai cattolici: «Il mio governo non ha mai proposto iniziative che minassero le fondamenta del diritto naturale e della famiglia». Poi la smentita su Napolitano: «Ho proposto una commissione di vigilanza per far luce sulla caduta del mio governo. Ma non mi sono mai riferito al presidente della Repubblica».

E la conferma dell'atteggiamento sull'Ue: «Credo che resteranno i rapporti che ci sono stati sempre, di cordialità ma di ferma opposizione quando la signora Merkel o altri colleghi dei Paesi del Nord chiedessero delle cose che sono contrarie all'interesse del mio Paese».

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