Il sindacalista in politica? Solo se è rosso

Lasciano basiti i commenti sprezzanti contro la nomina di Luigi Sbarra a sottosegretario con delega al Sud

Il sindacalista in politica? Solo se è rosso
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La sinistra mette alla... Sbarra l'omonimo ex leader Cisl, colpevole a loro dire di aver svenduto i lavoratori per uno scranno. Lasciano basiti i commenti sprezzanti contro la nomina di Luigi Sbarra a sottosegretario con delega al Sud. Che tradiscono ciò che l'opposizione pensa davvero dopo anni e anni di porte girevoli tra politica e sindacato. «A Sbarra uno sconcertante premio fedeltà per la connivenza al governo», dice la grillina Chiara Appendino, «perfetta contiguità con il ruolo di sostegno al governo Meloni», ribatte il deputato Avs Franco Mari. Per il Pd Arturo Scotto «ora è più chiaro il motivo per cui si schierò con forza per il no al salario minimo», c'è chi sostiene che Sbarra sia entrato «nel governo più antimeridionalista della storia repubblicana» e c'è chi come la Uil gli rinfaccia persino gli aumenti contrattuali del pubblico impiego appena firmati.

«Ognun col proprio metro altrui misura», dice un vecchio adagio. Allora la nomina di ex sindacalisti in Parlamento e al governo erano frutto di indicibili accordi, accondiscendenza, contiguità? Sergio D'Antoni, Franco Marini, Guglielmo Epifani, Sergio Cofferati, Fausto Bertinotti, Savino Pezzotta, Giorgio Benvenuto, Pierre Carniti, Bruno Trentin, Cesare Damiano sono finiti in politica nelle file del centrosinistra come premio per essersi accucciati al potere? Non sarà che la colpa di Sbarra è quella di aver portato la Cisl a crescere nei consensi per la ragionevolezza delle sue posizioni post ideologiche? Ci sono riforme nella contrattazione, come l'ingresso dei lavoratori nella filiera di comando delle aziende, che vanno in una direzione precisa. Con il 99% dei contratti garantiti dal Ccnl serve più contrattazione, in Italia il salario minimo è semplicemente un'idiozia.

Stare dalla parte dei lavoratori non significa dire sempre no. «C'è qualcuno

che gioca a confondere dialogo e accondiscendenza. Ma il nostro lavoro è negoziare, non andare in conflitto disintermediando la rappresentanza o la gente non ci segue più», ha detto Sbarra in una recente intervista.

I dati del lavoro dicono che crescono gli occupati stabili - siamo al massimo storico, 62,7% - soprattutto al Sud e tra le donne mentre i sindacati più ideologici vogliono tornare indietro nella Storia, smontando riforme come il Jobs Act e rinunciando a opere pubbliche che portano sviluppo e allontanano la mafia. Dagli ex compagni di strada di Sbarra ci si aspetterebbe un po' di autocritica. Invece, neanche il minimo sindacale.

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