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Sindaci europei alla festa Pd e ospitati a spese di Firenze

Il sindaco di Firenze Dario Nardella accomoda una festa del Pd con 32mila euro fatti arrivare da Metrocittà, ossia con soldi pubblici

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Il sindaco di Firenze Dario Nardella accomoda una festa del Pd con 32mila euro fatti arrivare da Metrocittà, ossia con soldi pubblici. Questa, in estrema sintesi, l'accusa mossa da Fratelli d'Italia e Italia viva al primo cittadino fiorentino. La storia è questa. «La Città Metropolitana di Firenze - racconta Francesco Torselli, capogruppo in Regione Toscana di Fdi - di cui Nardella è il sindaco, ha infatti organizzato una cena istituzionale con alcuni sindaci europei per parlare di Città europee e sfide globali. Costo della cena e delle spese annesse e connesse: 32mila euro. Tanti? Troppi? Forse. Ma il fatto grave non è (solo) questo». Il tema è che, oltre all'occasione conviviale, a Firenze c'è pure un'iniziativa dei dem, con la chiusura in pompa magna della Schlein. Il tutto a poca distanza temporale. E i sindaci saranno anche lì, cioè alla chiusura del Festival dell'Unità. La kermesse dem, almeno in via apparente, non c'entra nulla con «Città europee e sfide globali». Ma la coincidenza ha molto a che vedere, forse, con il posizionamento di Nardella nel partito e con la candidatura del sindaco alle elezioni in Ue. Torselli, che ha presentato un'interrogazione in merito al presidente della Toscana Eugenio Giani, tuona. «La cosa vergognosa è che approfittando della casuale presenza a Firenze di questi sindaci, gli stessi potranno presenziare, senza alcun costo aggiuntivo, ad un dibattito alla Festa dell'Unità alla presenza dello stesso Nardella e della segretaria nazionale del Pd, Elly Schlein! Pensate che fortuna! Quanto avrebbe dovuto spendere il Pd per organizzare il trasferimento a Firenze, l'alloggio e l'ospitalità dei sindaci di Parigi, Istanbul, Amsterdam, per averli ospiti alla propria festa?», si domanda il meloniano. E ancora: «Invece, grazie alla casuale cena organizzata da Nardella e pagata dai cittadini e dalle cittadine della provincia di Firenze, questi sindaci sono tutti già a Firenze e potranno partecipare alla Festa del Pd praticamente gratis!». I primi cittadini presenti sul manifesto dem sono Anne Hidalgo, Parigi, Ekrem mamolu, Istanbul, Femke Halsema, Amsterdam. E poi Matteo Lepore, Bologna, e Gaetano Manfredi, Napoli. Il tutto moderato dal direttore di Repubblica Maurizio Molinari.

Il partito guidato da Matteo Renzi non è rimasto a guardare. «Mettere la metrocittà a servizio di un partito - quale che sia il partito - è un errore politico. Palazzo Medici Riccardi prima assume il segretario cittadino del Pd, poi paga 30mila l'evento dei sindaci. Poi si scopre pure che l'evento dei sindaci fa parte della Festa dell'Unita. Questo modo di fare non è corretto verso i cittadini della Provincia di Firenze: spero che Nardella si scusi e torni indietro», attacca Francesco Casini, sindaco di Bagno a Ripoli. «Sono convinto - prosegue il primo cittadino - che la Metrocittà di Firenze debba avere un ruolo e un'apertura all'internazionalità. Ma se a poche ore dall'evento internazionale, viene fuori che gli stessi ospiti partecipano alla festa del Pd, allora è lecito pensare che tutto sia stato organizzato non per la Città metropolitana ma per il Pd. E che Nardella lo stia utilizzando per accreditarsi con la corrente del Pd che lo ha solennemente sconfitto alle primarie». Sì, perchè Nardella è stato il primo sostenitore di Stefano Bonaccini. E ora prova a tirare la volata forentina alla Schlein, costruendole attorno un panel di tutto rispetto. Coincidenze, dirà magari il sindaco di Firenze a mo' di giustificazione.

Difficile credergli.

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