SINDACI MOBILITATI Era stato a Catanzaro Punito per la frase sulle madri dei drogati

SINDACI MOBILITATI Era stato a Catanzaro Punito per la frase sulle madri dei drogati

Roma È una mobilitazione e un'offensiva di solidarietà senza precedenti e senza coloritura politica quella che sta partendo dalla Calabria a favore dell'ex prefetto di Catanzaro Antonio Reppucci, appena rimosso dal suo incarico a Perugia per la famosa frase sui ragazzi drogati e le madri disattente. Centinaia di sindaci, a partire da quello di Catanzaro Sergio Abramo e dal commissario alla Provincia, Wanda Ferro, (ma anche consiglieri comunali, regionali, assessori, rappresentanti del volontariato, della società civile e delle associazioni dei ciechi e dei sordi) hanno recapitato una lettera-appello ad Angelino Alfano, Matteo Renzi e Giorgio Napolitano per testimoniare le grandi capacità professionali e le doti umane di Reppucci, chiedendo con forza di ritirare il provvedimento.
Gli esponenti calabresi invitano a sfuggire alla logica di una sommaria caccia al colpevole.

E ricordano che Reppucci in Calabria ha interpretato il suo incarico prefettizio non certo da grigio burocrate, ma con grande carica civile: è sempre stato nelle strade, vicino alla gente, presente nella vita culturale e sociale di una terra difficile come quella calabrese, cercando di portare soprattutto tra i giovani i messaggi della legalità e della meritocrazia, ma soprattutto «il rifiuto di una atavica mentalità passiva e lagnosa». Una catena di solidarietà a cui nei prossimi giorni potrebbero aggiungersi altre città e Comuni della Calabria.

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