La società dell'irresponsabilità

La malattia della politica? Non è più capace di ammettere i propri difetti per migliorare

Che cos'è la responsabilità? Sapere che devi raggiungere certi risultati, che è tuo compito farlo e ne hai i mezzi. Un obiettivo che realizzerai solo se vi dedicherai attenzione, impegno, se ti sforzerai di operare nel migliore dei modi e, se fallirai, non attribuirai l'insuccesso ad altri, ignorando le tue mancanze ed i tuoi errori.

Quando ti viene dato un incarico come dirigere un'impresa, fare il commissario tecnico di una squadra sportiva o l'insegnante in una scuola, ti assumi la responsabilità corrispondente. Ma poi potrai scegliere se fare il minimo indispensabile o, invece, cercare di migliorare tutto ciò su cui hai il potere di decidere. Che cosa deve fare un padre o una madre per il proprio figlio? Nutrirlo, vestirlo, dargli una casa confortevole, ma non basta. Occorre anche farlo sentire amato ed educarlo in modo che possa affrontare il futuro, la vita. Noi siamo responsabili anche degli effetti collaterali o di lungo termine non voluti. Una impresa può fare ottimi prodotti ma provocare malattie, inquinare.

Ci sono persone che si assumono la responsabilità dei ritardi, dei fallimenti, degli errori che avvengono nella loro impresa, nella loro famiglia e dei danni che hanno provocato. Altri invece attribuiscono sempre la colpa a qualcuno diverso da loro. Il settore in cui è più facile scaricare la responsabilità sugli altri è la politica, perché in politica ciascuno cerca di dimostrare che tutto ciò che di buono è stato fatto è merito suo o del suo partito, mentre tutti gli sbagli, le malvagità, e le sciagure sono opera degli avversari politici.

La responsabilità va perciò da un minimo, in cui ignori volutamente i tuoi errori e i danni che hai fatto a terzi, fino a un massimo, in cui invece studi con cura tutti gli errori fatti ed i danni provocati e cerchi di porvi rimedio.

Dal punto di vista morale noi perciò possiamo considerarci persone responsabili solo quando studiamo le conseguenze delle nostre azioni, ce ne prendiamo il merito e il demerito, e facciamo quanto è in nostro potere per aumentare il bene e ridurre il male che abbiamo compiuto.

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