L'ultima balla anti Meloni. "Sono 243 giorni che non parla coi giornalisti"

Formigli attacca ancora il premier. Secondo il conduttore non risponde alle domande dei cronisti

L'ultima balla anti Meloni. "Sono 243 giorni che non parla coi giornalisti"
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Corrado Formigli confonde l’intera classe giornalistica con sé e la sua trasmissione Piazza Pulita, il talk show di approfondimento politico in onda su La7. L’ultima accusa contro la premier Giorgia Meloni arriva direttamente da un'intervista su Repubblica. Formigli accusa Meloni di non rispondere alle domande dei cronisti. Insomma, secondo Formigli siamo davanti ad un autoritarsimo che non permette di criticare in alcun modo l’esecutivo di centrodestra

“Sono 243 giorni che non fa una conferenza stampa aperta a tutti: è pessimo”, sottolinea Formigli parlando a Concetto Vecchio di Repubblica. Un'affermazione che si allontana, e non poco, dalla realtà. L'ultima intervista alla premier risale a solo un mese fa. Si tratta, infatti, di una intervista a tutto campo al Tg5. “È una donna intelligente, con una grande energia, ma rifiuta la critica giornalistica. Le piace solo la stampa compiacente, il ruolo ancillare del Tg1 e di Rete 4”. Poi ecco che parte l’attacco politico: “Ti dice: se vuoi criticarmi ti devi candidare. Ma io faccio il giornalista, non mi faccio ridurre a fazione politica. Una premier non può parlare solo con chi le fa i complimenti”. Tutti gli inviti recapitati a Palazzo Chigi, nella speranza che Meloni prendesse parte a una delle discussioni su Piazzapulita, secondo Formigli, sonno stati declinati: “Quando era all’opposizione veniva. Brava, con la risposta pronta. Ora non viene più per non darci soddisfazione, per non legittimarci. In compenso querelano. Arianna Meloni ha fatto una causa civile a La7, per denunciare una presunta campagna diffamatoria di Piazzapulita. Non so bene a cosa si riferisca. L’ho invitata in trasmissione. Un’intera puntata su di lei. Ha declinato”.

Da qui la differenza con Silvio Berlusconi.

“Mi proposero di andare al Tg3, ma poi il capo del personale, amico di Previti, si mise di traverso. Non sapendo cosa fare iniziai a correre sui kart. Ma Berlusconi in confronto a questi aveva rispetto dell’informazione. Poi andò da Santoro, e fece il 33% di share”, conclude il conduttore.

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