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"Stanno coi 5S". Il Pd perde pezzi: Casini va con Renzi

Francesco Casini, nel Pd fin dal 2007, ha sbattuto la porta ed è andato via dal Pd per accasarsi nel Terzo Polo: "Non credo più in quel progetto"

"Stanno coi 5S". Il Pd perde pezzi: Casini va con Renzi

Continua inesorabile la perdita di pezzi dal Pd. Il partito di Enrico Letta, ormai senza più leadership e autorità all'interno del Nazareno, vede andar via volta per volta gli eletti tra le sue fila. L'ultimo in ordine di tempo ad aver lasciato il Partito democratico, ridotto ormai in cenere dalla gestione ideologica e radical chic di Enrico Letta, è il sindaco di Bagno a Ripoli, Francesco Casini. L'annuncio è arrivato direttamente dal sindaco, che attraverso i social ha comunicato di aver preso una decisione che, a suo dire, non è stata per niente facile.

"Senza troppi giri di parole, ho deciso di lasciare il Partito democratico. Per me non è stata una decisione per niente facile", ha spiegato Casini, anche perché la sua militanza nel Pd affonda le radici all'origine del partito: "È il partito che ho contribuito a fondare 15 anni fa. Che ha segnato il mio cammino politico e amministrativo dal 2007 ad oggi. A cui ho dato anima e corpo". Lasciando il Pd, Casini come tanti altri esuli dem, ha deciso di aderire al Terzo Polo e, in particolare, a Italia viva, "l'unica casa possibile per i riformisti e dove sono convinto di ritrovare quel 'fuoco' per la politica che stavo perdendo".

Dice di non provare rancore e di sentirsi "perso in un partito che su temi cruciali per il Paese non solo non ha una visione comune, ma lancia anzi messaggi fortemente contraddittori". Quindi, punta il dito contro la dirigenza nazionale del partito, "che non ammette nemmeno la propria sconfitta alle urne. E che anziché rispondere immediatamente al proprio elettorato sceglie di tentennare sei mesi prima di andare a congresso".

Intervistato da La Nazione, Casini ha spiegato che "il problema è che non credo più in quel progetto e non mi riconosco in chi vuole chiudere spazi ai riformisti per andare con i 5 stelle". Ha dichiarato di aver scelto Italia viva per "superare vecchi schemi di lavoro politico che non entusiasmano più nessuno", e che sembrano invece ancora il motore del Pd.

Quelle mosse da Francesco Casini sono accuse frequenti sia da chi tenta di riformare il Pd dall'interno sia da chi, più realisticamente, decide di lasciare il Nazareno per trovare casa altrove. Sono già numerosi gli eletti del Pd delusi dalla gestione di Letta che negli ultimi mesi sono entrati nel partito di Matteo Renzi. Lo stesso ex premier ha salutato con calore l'ingresso di Casini nel suo partito: "Francesco è un amico, certo, ma è anche uno degli amministratori toscani più capaci. Ho apprezzato il suo lavoro con il Viola Park, grande investimento privato, con positive ricadute sul pubblico ma senza gravare di un centesimo sul contribuente e sul debito pubblico".

"Italia Viva e il Terzo Polo continuano a crescere, e lo fanno arrichendosi dell'esperienza di un amministratore capace come Francesco Casini. Questo ci dimostra ancora una volta quanto il legame con il territorio sia importante e profondo per il nostro progetto. Da collega e amico dico a Francesco: benvenuto, un piacere averti con noi, al lavoro", ha scritto in una nota Tommaso Triberti, sindaco di Marradi e coordinatore provinciale di Italia Viva Firenze.

Da Twitter anche il coordinatore regionale di Italia Viva Toscana ed eurodeputato di Renew Europe, Nicola Danti, ha dato il suo benvenuto a Casini: "È un piacere dare il benvenuto in Italia Viva a Francesco Casini, sindaco di Bagno a Ripoli. Amministratore di esperienza e visione, riformista vero.

Un amico con cui ho condiviso tante battaglie, e che da oggi darà un contributo importante al progetto di Renew Europe".

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