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"Sono islamofobo? Mi farò processare". La provocazione di Tommaso Cerno al Tg4

Il direttore ha affrontato con il consueto piglio le tematiche principali dell'attualità, dalla famiglia del Bosco alla sicurezza, passando per l'ipocrisia ideologica della sinistra

"Sono islamofobo? Mi farò processare". La provocazione di Tommaso Cerno al Tg4

L'intervento del direttore Tommaso Cerno al Tg4 ha analizzato i principali temi di politica e attualità del nostro Paese, mettendo come sempre l'accento su elementi sui quali spesso si tende purtroppo a perdere il focus. La famiglia del bosco è uno degli argomenti che tocca maggiormente la pancia dell'Italia e nell'ultimo mese ha catalizzato l'attenzione dell'opinione pubblica anche dal punto di vista sociale, oltre che politico. Nella sentenza con cui ha rigettato il ricorso dei genitori della famiglia nel bosco, la Corte d'Appello dell'Aquila ha confermato da un lato che ci fossero i presupposti per l'emissione dell'ordinanza di sospensione della genitorialità, ma al tempo stesso ha dato atto di tutta una serie di progressi che sono stati fatti concretamente dai genitori, ritenendoli "apprezzabili".

"Grazie al fatto che in Italia c’è ancora un pezzo di Paese che ragiona con un po’ di buon senso abbiamo visto che non c’era il Dna di Stasi sulla scena del delitto e questo ragazzo sta scontando una pena surreale. Abbiamo visto che i bambini non possono passare il Natale con i loro genitori, che sono decisioni che si prendono di fronte a fatti violenti, di fronte a situazioni completamente diverse da questa", ha commentato il direttore in relazione alla decisione della Corte d'Appello.

"Non serve essere un magistrato, uno psicologo per capire che questa storia, per quanto possa avere posto legittimamente la domanda sulla patria potestà, per arrivare a togliere dei bambini ai genitori alla festa di Natale, significa o che siamo già diventati un Paese dove il Natale non ha nessun significato, oppure che c’è un’interpretazione talmente burocratica delle singole carte che adesso il tribunale dei minori, se ciò che è di fatto e di diritto le guarderà dal vivo dal vero, si renderà conto che questa è una decisione folle", ha spiegato Cerno.

Folle, ha sottolineato, nel senso che "se noi dovessimo togliere tutti i bambini che hanno uno stato di igiene discutibile o delle circostanze in cui rischiano di avere mangiato qualcosa che non va, o una casa che non piace a Natale ai genitori, avremo qualche migliaio di ragazzini che non sapremo dove mettere fra pochi giorni. Perché il bosco vero che c’è in Italia e nelle periferie degradate, nei campi rom in tantissimi luoghi di cui i magistrati si occupano molto poco". Anzi, ha concluso, "spesso li rimettono in libertà e li consegnano a servizi che li trattano come se invece tutto quello che succede lì non avesse nessun significato e i cattivi siamo sempre noi".

Il secondo tema affrontato dal direttore è stato legato al decreto contro l'antisemitismo del Pd, che ha creato fratture interne. Il partito guidato da Elly Schlein ora si barcamena per non scontentare nessuno, nemmeno gli amici pro Palestina, provando a inserire nel nuovo testo anche la condanna all'islamofobia. "Più che un caos è il tentativo del gruppo che guida il Pd, Schlein, Boccia, ecc di tenersi a tutti i costi le simpatie dell’islamismo radicale italiano da cui pensano di trovare alleanze elettorali nel nuovo partito musulmano, che sta nascendo anche grazie al loro esponenti ed ex esponenti e alla comunità islamista radicale che si muove in Italia, che fa le moschee abusive, che va in piazza a menar le mani", ha spiegato il direttore.

Se islamofobia, ha aggiunto, "significa recinti per le donne durante la preghiera, burqa al mercato di Monfalcone. Significa poligamia, significa che posso picchiare mia moglie, perché sono islamico ed è un fatto culturale, come alcune sentenze in Italia hanno stabilito, io sono islamofobo". Loro, ha sottolineato, "possono fare tutte le leggi che vogliono: mi farò processare, perché questa democrazia prevede l’uguaglianza tra uomo e donna, che il Pd (per finta evidentemente) ha raccontato per anni e oggi spiega che le femministe sono favorevoli ai regimi che considerano le donne schiave e attaccano Israele dove invece donne, uomini, omosessuali, trans e tutto quell’elenco Lgbt che loro fanno tutti i giorni è, invece, libero. Quindi per me il cortocircuito è culturale: in cambio di voti sono disposti a creare questo fascismo rosso che vede nell’islamismo la sua falange più pericolosa".

Spazio poi al tema delle occupazioni abusive, che la sinistra stra provando a cavalcare con sempre maggiore interesse, nonostante siano un reato. "In questo Paese esiste una parte politica che le sta trasformando in un obiettivo di campagna elettorale, che le sta difendendo, le sta celebrando portando al Parlamento europeo chi le professa come il giusto modo di risolvere i problemi abitativi del Paese. Costituiscono un elemento di penetrazione del racket della criminalità organizzata: non so se si sa, ma interi blocchi di quartieri che vengono occupati apparentemente da persone bisognose sono invece poi dei pizzi veri e propri, che vengono riscossi con la violenza delle organizzazioni criminali che favoriscono questi queste occupazioni che spesso costano più degli affitti di mercato", ha spiegato Cerno. E anziché denunciare tutto questo, "sgomberare e restituire la scuola al quartiere, ripulire i centri sociali da criminali delinquenti, gente che passa le giornate in piazza ad alzare le mani, e ridarlo ai legittimi proprietario alla comunità pubblica, continuiamo a trasformare tutto tutto questo in una battaglia di libertà. Qui di libertà non c’è nulla: la libertà è lavorare, affittare o acquistare le case, pagare le tasse e ringraziare chi, come le forze dell’ordine, ogni giorno cerca di ripristinarla". Ma la sinistra è da sempre questo, mossa dall'ipocrisia ideologica di facciata che si scontra con la realtà in un movimento costante. "La sinistra parla di ambiente e dopo fa il Green Deal che devasta il sistema delle automobili in Europa, la Fiat se ne va dalla dall’Italia, nessuno dice niente e Landini poi fa sciopero per Gaza: poi ci riparlano dell’ambiente e vediamo che in Emilia-Romagna, dove governano loro dal '46 non fanno i lavori, quei pochi che fanno male e finisce per allargarsi un luogo che già da vent’anni era stato stabilito dovesse avere degli interventi di diversa natura", ha spiegato Cerno. E scopriamo, poi, "che quando Elly Schlein e l’assessoro all’Ambiente restituivano i soldi all’Unione Europea, perché non so che razza di papere non dovevano essere disturbate, perché il fiume altrimenti chissà che cosa succedeva, a me sembra".

E poi c'è il tema della sicurezza a Milano, il cui spunto è partito da un esperimento sociologico di un professore che si è vestito da Batman nella metropolitana di Milano. "Oggi a Milano un 19enne è stato arrestato per aver violentato due ragazzine che ha selezionato e pedinato in quella stessa metropolitana. Un simpatico docente, ci scriva un bellissimo libro di sociologia: a Milano c’è bisogno di polizia, carabinieri, di arrestare i delinquenti e sbatterli in galera, non di Batman. Di Batman qua abbiamo già il sindaco che ci spiega che va tutto bene.

Poi dopo andiamo a spiegare a queste due ragazzine di Batman e Robin e vediamo che cosa ci rispondono, perché sennò si scherza e a Milano c’è poco da scherzare con la criminalità e con la violenza quotidiana", è la chiosa di Cerno.

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