"Sparargli nelle narici". Minacce choc a Salvini per il Ponte

Il commento del ministro dei Trasporti: "Eccoli i tolleranti e rispettosi. Al loro odio rispondiamo con l'amore e con una bella querela"

"Sparargli nelle narici". Minacce choc a Salvini per il Ponte
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L'ennesima minaccia, l'ennesimo caso di odio in rete. I leoni da tastiera spopolano sui social network, ma l'ultimo messaggio recapitato a Matteo Salvini ha oltrepassato ogni limite. In un post in cui il vicepremier ironizzava sulle polemiche sul Ponte sullo Stretto di Messina - "anche all'epoca di Brunelleschi c'erano i 'no cupola'" - un utente ha risposto con una grave intimidazione: "Ma sarebbe poi così sbagliato svuotargli il caricatore di una Beretta 92 nelle narici? Chiedo per un amico".

Una minaccia forse figlia del clima politico, considerando gli attacchi quotidiani rivolti a Salvini. Senza dimenticare la campagna dell'opposizione e dei suoi house organ contro il Ponte. Ma sarebbe un errore sottovalutare la gravità di quel commento, l'ultimo di una lunga serie in relazione alla realizzazione del Ponte. E infatti il vicepremier ha promesso di passare alle vie legali: "Eccoli i tolleranti e rispettosi. Questo 'signore', per bloccare i lavori del Ponte sullo Stretto, ipotizza che mi si spari in faccia. Al loro odio rispondiamo con l'amore, col lavoro (dopo cinquant'anni finalmente il Ponte si farà) e con una bella querela".

Con buona pace dei #NoPonte, la Grande opera che unirà la Calabria e la Sicilia si farà. L'appuntamento per l'apertura dei cantieri è fissato a settembre. E ieri, ospite del Meeting di Rimini, Salvini ha indicato la strada: “La società Stretto di Messina nasce nel 1971. Noi vogliamo partire entro settembre con i cantieri, il Ponte sarà un orgoglio nazionale. La lunghezza complessiva sarà 3.666 metri, la larghezza 60,4 metri, i pilastri saranno alti 399 metri, ci saranno 6 corsie stradali, 2 binari ferroviari, una stima di 6 mila veicola ora e 200 treni al giorno. Lo stanziamento è di 13,5 miliardi con 120 mila unità di lavoro diretto e indiretto creato durante l’operatività dei cantieri.

Fa strano che ci sia qualche sindacato che raccoglie le firme contro un’opera pubblica che dà lavoro a decine di migliaia di operai. Ma il mondo è bello perché è vario. Fa strano che ci siano associazioni pseudo-ambientaliste che ritengono il Ponte dannoso quando si stima in 12 milioni di tonnellate di Co2 in meno le emissioni in anni”.

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