lo spillo La verità del «Giornale» punge Cicch&Schif

Cicch&Schif, che non è una marca di detersivi per pavimenti ma il duo Cicchitto e Schifani, se la sono presa col Giornale. Entrambi contestano l'articolo del sottoscritto pubblicato ieri che li indicava come i più refrattari alla linea di Alfano, tesa al riavvicinamento con Berlusconi. Il primo, Cicchitto, twitta con l'ironia che non gli è mai mancata: «Fa piacere quando una persona - peraltro simpatica - migliora la sua qualificazione professionale. E chiaramente Francesco Cramer da giornalista sta diventando un romanziere». Il secondo, Schifani, con meno umorismo consiglia al direttore di «cambiare il consulente sulle dinamiche interne del Nuovo centrodestra».

Confermando quanto scritto, capiamo il fastidio degli ex capigruppo berlusconiani di Camera e Senato che paiono cantare in coro il fortunato brano del '66 di Caterina Caselli, Nessuno mi può giudicare. Incipit: «La veritàààà mi fa maleeee...». Più curiosa la posizione di Schifani: taccia di estremismo gli ex amici azzurri ma chiede la rimozione di chi lo critica. Strano liberalismo il suo.

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