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"Io come i Cugini di campagna...". L'autoironia di Cuperlo

L'esponente dem scherza sulle proprie scarse possibilità di affermazione alle primarie Pd. Poi stronca il partito: "In 16 anni persi 6milioni di voti e governato senza vincere. Ora vedo lo stesso schema"

"Io come i Cugini di campagna...". L'autoironia di Cuperlo

Gianni Cuperlo, perlomeno, l'ha presa con autoironia. Gliene va dato atto. Intervistato sulla propria candidatura alla segreteria dem, l'esponente Pd si è lasciato andare a una valutazione ironica sulle scarse possibilità di una sua vittoria. E per farlo ha scomodato un divertente paragone con il festival di Sanremo in corso. A Lilli Gruber, che su La7 prospettava un suo possibile terzo posto nella competizione di partito, il politico triestino ha risposto con una battuta: "Lei dice che ho le stesse chance dei Cugini di campagna al festival di Sanremo, praticamente". Un'arguzia apprezzabile, visto che tra i dem la capacità sdrammatizzare non sembra poi così spiccata.

Le critiche di Cuperlo al Pd

Cuperlo in effetti è un outsider nella corsa alla segreteria Pd. Stando ai primi dati dalle commissioni provinciali, però, il suo nome non è certo tra i favoriti per la scalata all'ambito ruolo (al momento è infatti fermo all'8,41% delle preferenze). Nonostante ciò, la sua voce resta una delle più sfrerzanti e lucide nell'analisi delle criticità interne al partito. Non a caso, dopo aver ironizzato su se stesso, l'esponente politico non ha risparmiato critiche all'area dem. "Il Pd ha 16 anni di vita, che non sono molti, ma in questi 16 anni abbiamo perso 6 milioni di voti, subito due scissioni e cambiato nove segretari. Abbiamo governato per oltre 11 anni degli ultimi 17, nonostante avessimo vinto l'ultima volta le elezioni nel 2006...", ha affermato. Nei giorni scorsi anche Stefano Bonaccini aveva rimproverato al proprio partito di aver governato per anni senza consenso elettorale.

"Ecco perché abbiamo perso le elezioni"

Per Cuperlo, tuttavia, quell'approccio sbagliato rischia di replicarsi anche nel futuro del Pd. Alla faccia delle promesse di rinnovamento da parte dei principali esponenti di partito. "Di fronte a questo, vedo le candidature più favorite di questo congresso e dietro a loro il riproporsi dello stesso schema di questi 16 anni, ovvero l'evitare di discutere", ha denunciato il politico triestino. Poi da parte sua è scattato un affondo destinato a far fischiare le orecchie a diversi colleghi di partito: "Abbiamo perso le ultime elezioni perché abbiamo sovrastimato l'effetto lutto per la caduta del governo Draghi e abbiamo clamorosamente sottostimato la necessità di creare un sistema di alleanze competitivo...".

La frecciata a Bonaccini e Shlein

Infine, sempre con una certa verve critica, Cuperlo ha anche rivendicato di non appartenere ad alcun "establishment". "Dietro a me non ci sono ex ministri, né potenti governatori di regione ma un pezzo di sinistra che ci crede ancora", ha chiosato.

Una stoccata non troppo velata a Bonaccini e Schlein.

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