"Scelte fallimentari". Salvini smonta la Lagarde così

Il vicepresidente del Consiglio critica le decisioni del presidente della Bce: "Spero finisca il suo furore aumentistico altrimenti chiedere un mutuo diventerà impossibile"

"Scelte fallimentari". Salvini smonta la Lagarde così

Le ultime scelte intraprese dalla Banca centrale europea hanno alimentato ulteriormente la discussione: il Consiglio direttivo ha deciso oggi di innalzare di 50 punti base i tre tassi di interesse di riferimento, seguendo con attenzione le tensioni in atto sui mercati e dicendosi pronto a intervenire in caso di necessità per preservare la stabilità dei prezzi e la stabilità finanziaria nell'area dell'Euro. La mossa però ha fatto storcere il naso a Matteo Salvini, che senza pensarci due volte è andato subito all'attacco.

Salvini attacca Lagarde

Il vicepresidente del Consiglio, intervistato ai microfoni di Radio Anch'io su Radio 1, ha bollato le disposizioni della Bce come "fallimentari in Italia e in Europa" in quanto a farne i conti sono cittadini e imprese. Ad esempio ci sono forti rischi di innalzamento per quanto riguarda il peso complessivo di quelle forme di finanziamento a cui diverse famiglie italiane si appoggiano per i loro acquisti. "Non lo dico io ma lo dicono i fatti", ha aggiunto il ministro della Infrastrutture.

Nel suo intervento Salvini ha puntato il dito contro il presidente Christine Lagarde, che specialmente in questo periodo è finito al centro delle critiche da parte di chi ritiene che le decisioni prese siano eccessivamente rigide a discapito anche del nostro Paese: "Speriamo che la signora Lagarde interrompa il suo furore aumentistico altrimenti chiedere un mutuo o un prestito in banca diventerà impossibile".

Lo scetticismo di Tajani

È altrettanto forte lo scetticismo di Antonio Tajani, secondo cui la linea rischia di mettere in seria difficoltà famiglie e imprese italiane. Il ministro degli Esteri ha annotato che ieri "c'è stato un inizio di ripensamento", ma allo stesso tempo ha voluto porre l'attenzione sul fatto che nella crisi provocata dalla guerra tra Ucraina e Russia la reazione dell'Unione europea "ha avuto chiari-scuri".

Infatti da una parte è stato messo il tetto al prezzo del gas, ma dall'altra l'Ue della moneta dovrebbe ripensare le proprie mosse tenendo conto delle ricadute. "A nostro giudizio non è un buon modo di affrontare l'inflazione", ha concluso Tajani in occasione del forum organizzato da Ansa.it alla sede romana del Parlamento europeo.

La posizione della Bce

Dal suo canto la Banca centrale europea riserva grande fiducia nel fatto che la scelta di ieri sia "robusta". Allo stato attuale non si intravede all'orizzonte la possibilità di ricorrere a ulteriori strumenti rispetto a quelli di cui già si dispone. Comunque Lagarde ha fatto notare che la Bce "ha ancora molta strada da fare" sul tema del rafforzamento della politica monetaria nell'ambito del contrasto all'inflazione.

Il presidente della Bce ha spiegato che la determinazione "resta intatta" per

tentare di portare l'inflazione all'obiettivo del 2% a medio termine. Tuttavia va detto che a oggi non sono stati forniti orientamenti su quella che potrebbe essere la politica sui tassi nei prossimi mesi.

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