Stop alle ideologie, serve un vero patto

Paolo Capone, Segretario Generale UGL
Paolo Capone, Segretario Generale UGL
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Caro Direttore , ho letto con molto interesse l’editoriale pubblicato ieri sul quotidiano da Lei diretto, a firma del vicedirettore Osvaldo De Paolini, dal titolo «Teorici del rigore smentiti dai fatti» in merito all’impatto delle misure fiscali previste nella Legge di bilancio.
Il taglio dell’Irpef rappresenta un segnale concreto di attenzione verso la classe media e il mondo del lavoro. È un intervento che tiene conto delle disponibilità economiche del momento, ma che va nella direzione giusta: sostenere chi contribuisce ogni giorno alla crescita e alla produttività del Paese. Dopo il taglio del cuneo fiscale, ora reso strutturale, questa misura aggiuntiva consolida il percorso verso una maggiore equità fiscale e una redistribuzione più equilibrata del reddito. Come organizzazioni sindacali abbiamo valutato la riforma con senso di responsabilità e apertura, riconoscendo l’importanza di ogni passo che rafforzi il potere d’acquisto dei lavoratori e valorizzi il ruolo della classe media nel tessuto economico e sociale italiano. La Manovra compie passi avanti importanti nella direzione di una maggiore attenzione alla produzione e all’industria nazionale. L’Italia deve costruire un percorso capace di delineare una prospettiva industriale chiara e condivisa, fondata sulla valorizzazione di chi produce e contribuisce alla crescita del Paese.
È necessario superare una visione ideologica che tende a demonizzare il mondo produttivo: serve invece un’assunzione collettiva di responsabilità, che unisca istituzioni, imprese e parti sociali in un obiettivo fondamentale: rilanciare la produzione e rafforzare il tessuto industriale italiano. L’Ugl ritiene che questo debba essere l’impegno condiviso di tutti i sindacati, nella consapevolezza che solo attraverso la crescita e la produttività è possibile garantire occupazione stabile e benessere diffuso.

In tal senso, auspichiamo si possa giungere alla sottoscrizione di un «Patto per il futuro» tra lavoratori, imprese e Governo, per rilanciare il sistema-Paese e condividere un impegno comune su fisco, redditi, politiche industriali, innovazione tecnologica, energia, giustizia e solidarietà.

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