Studenti e droghe: dati in lento ma inesorabile aumento

Secondo la ricerca Espad-Italia, tra i ragazzi delle scuole superiori cresce il consumo di cannabis, eroina e stimolanti

I carabinieri trovano una piantagione di marijuana
I carabinieri trovano una piantagione di marijuana

Cannabis, eroina e stimolanti sempre più diffusi tra gli studenti. Brutte notizie dallo studio Espad-Italia 2012 su droghe e adolescenti curato dall'Istituto di fisiologia clinica del Cnr di Pisa. Tra i giovanissimi che fanno uso di sostanze psicotrope i maschi sono in netta prevalenza rispetto alle ragazze e la tendenza all'aumento dei consumatori è più evidente al Sud. Nel 2012 su una popolazione scolastica di 2,5 milioni di ragazzi, oltre 500mila studenti delle scuole medie superiori hanno consumato cannabis, poco più di 60mila cocaina e 30mila oppiacei. Si aggiungono i consumatori di allucinogeni e stimolanti: circa 60mila per ogni categoria di sostanze. La ricerca Espad-Italia (European school survey on alcohol and other drugs), alla 15esima edizione, è stata realizzata per il nostro Paese dal Reparto di epidemiologia e ricerca sui servizi sanitari dell'Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa (Ifc-Cnr). L'indagine ha coinvolto 45mila studenti delle scuole medie superiori, intervistati con un questionario anonimo, e 516 istituti scolastici di tutta Italia.
"Il nuovo studio rileva una generale tendenza alla stabilizzazione nel numero di consumatori per tutte le sostanze; tuttavia, si osservano alcuni interessanti incrementi", spiega la responsabile della ricerca, Sabrina Molinaro dell'Ifc-Cnr. "Innanzitutto un aumento del consumo di cannabis: nel 2012 dichiarano di averne fatto uso almeno una volta nella vita e negli ultimi dodici mesi rispettivamente il 28,1% e il 22,1% del campione, contro il 27,5% e il 21,5% del 2011. Il dato nell'ultimo anno colloca l'Italia cinque punti sopra il 17% di media europea, seppur lontanissima dal 42% della Repubblica Ceca e dal 39% della Francia. I ragazzi sono più coinvolti delle coetanee (27% contro 17%) e l'assunzione è avvenuta venti o più volte nell'ultimo anno per il 31% dei consumatori e il 16% delle consumatrici. L'età media del primo contatto è 15 anni".
È aumentata anche l'assunzione di stimolanti: 3,8% nella vita e 2,6% nell'ultimo anno, contro 3,6% e 2,4% della precedente rilevazione, con un picco (per i consumi dell'ultimo anno) del 4% tra i 19enni. Anche in questo caso i maschi sono più attratti rispetto alle ragazze, in particolare da amfetamine ed ecstasy. L'eroina, sostanza in calo rispetto al decennio scorso, segnala però una lieve ripresa nell'ultimo anno: dall'1,2% nel 2011 all'1,3% e anche tra gli assuntori frequenti (10 o più episodi nell'ultimo mese) si passa dallo 0,5% allo 0,6%. La cocaina è stata assunta nell'ultimo anno dal 2,7% degli intervistati (dato uguale al 2011), in maggioranza ragazzi (3,8% contro 1,6%); si attesta sullo 0,7% la quota di chi la assume regolarmente. Relativamente alle sostanze allucinogene (Lsd, ketamina e funghi) il 2,5% dei giovani intervistati ammette l'uso nell'ultimo anno, ma tra i diciannovenni la quota arriva al 3,8%, e all'1,5% nell'ultimo mese.
"Per le sostanze alcoliche si registra un primato tutto italiano - continua la ricercatrice -: nel 2012 il consumo nella vita interessa l'88,6% del campione, quello nell'ultimo anno l'81,1% e il 64,7% degli intervistati ha bevuto nell'ultimo mese. Un dato che ha origini culturali e non evidenzia particolari comportamenti a rischio, ma va sommato a quello preoccupante del 'binge drinking' (almeno cinque bevute in un'unica occasione) praticato dal 35,1% degli studenti, tra i quali il 60% dei maschi e il 68% delle femmine riferisce uno o due episodi al mese e più di un quinto da tre a cinque volte". Il dato sull'ubriacatura resta comunque inferiore alla media europea. Negli ultimi anni dilaga anche il consumo delle cosiddette bevande energetiche, che si attesta al 41% del campione. Il 15,4% dei ragazzi, infine, dichiara di aver assunto psicofarmaci senza prescrizione, mentre oltre il 52% degli studenti a cui sono stati prescritti ha continuato ad assumerne senza controllo medico. I più diffusi sono i farmaci per dormire e per le diete.
Passando ai dati regionali, rispetto all'anno precedente, sono gli studenti del Sud ad aver incrementato maggiormente i consumi. L'uso di cocaina in Sardegna è passato dal 3,8% del 2011 al 4,6%; in Sicilia dal 3,5% al 4,3%; in Calabria dal 3,6% al 3,9%. I consumi di cannabis presentano un'inversione di tendenza dopo una lenta e costante diminuzione dal 2008 in quasi tutte le regioni e anche se l'incremento riguarda soprattutto i maschi si registra un aumento tra le ragazze in Calabria, dal 9,5% del 2011 al 13,3% del 2012; in Basilicata dal 13,1% al 15,3% e in Puglia dal 14% al 16,2%.

Relativamente all'eroina, i dati più preoccupanti riguardano ancora i ragazzi del meridione: nelle due isole maggiori e in Calabria la quota è del 2,4%; in Basilicata, in Molise e in Puglia del 2,3%, con notevoli incrementi rispetto al 2011.

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