Per la prima volta dal 2011 gli italiani dovranno lavorare di meno - ben 10 giorni - per pagare le tasse: solo fino al 30 giugno, contro il 10 luglio del 2013. Un minore fardello che fa scendere l'Italia di due posizioni, dalla sesta all'ottava, nella classifica dei Paesi europei dove i lavoratori sono i più tartassati. Emerge dallo studio condotto dalla New Direction Foundation e dall'Institut èconomique Molinari, su dati della Ernst&Young. Quattro anni fa gli italiani dovevano lavorare sino al primo luglio per poter iniziare a mettere da parte lo stipendio, con l'Italia che si posizionava come l'ottavo paese Ue in cui si doveva lavorare di più per pagare le tasse. Nel 2012, invece, si è arrivati al 3 luglio passando così alla settima posizione, e nel 2013 al 10, peggiorando fino alla sesta. Il Belgio si conferma il Paese maglia nera d'Europa, dove la pressione fiscale è più alta: bisogna lavorare fino al 6 agosto prima di poter mettere da parte quel che si guadagna.
A seguire Francia (28 luglio), Austria (25), Ungheria (16), Grecia (14), Germania (11) e Romania (1). Il «giorno della liberazione dalle tasse» arriva per primo, invece, a Cipro, (il 21 marzo), poi in Irlanda e a Malta (28 aprile) e in Gran Bretagna (12 maggio).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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