Svista su Instagram, Sangiuliano: "Ho accettato le dimissioni del social media manager"

L'annuncio dopo le ironie in rete sull'errore comparso sul profilo Instagram relativo alla nascita del Comitato nazionale "Neapolis 2500"

Svista su Instagram, Sangiuliano: "Ho accettato le dimissioni del social media manager"
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Nell'epoca dei social network non puoi permetterti errori, refusi di alcun tipo: c'è sempre il solone dietro l'angolo pronto a bastonarti. Ne sa qualcosa il ministro Gennaro Sangiuliano, finito al centro delle ironie in rete per un post pubblicato sul proprio profilo Instagram relativo alla nascita del Comitato nazionale "Neapolis 2500". Anzichè celebrare i 2500 anni della città partenopea, la grafica parlava di "due secoli e mezzo", ossia 250 anni. Un'occasione ghiotta per le polemiche della sinistra, che non ha di meglio da fare. Ma la svista ha spinto il social media manager del titolare della Cultura a fare un passo indietro. La conferma è arrivata direttamente da Sangiuliano:"Ho accettato le sue dimissioni".

Dal Partito Democratico al Movimento 5 Stelle, una pioggia di ironie sul post con la grafica sbagliata, come se fosse stato realmente Sangiuliano ad aver firmato il post. Così il deputato campano M5S della Commissione Cultura della Camera Antonio Caso: "Ormai di Sangiuliano non ci meraviglia più nulla. Bene ministro, anzi sempre meglio. Ora però prepariamoci tutti all'arrivo dei Borboni tra circa 2000 anni". Dimenticando, probabilmente, chi tra i colleghi grillini scambiava i libici con i libanesi, Stesso discorso per i dem, con Piero De Luca che ha colto la palla al balzo per attaccare"l'inadeguato" ministro.

Nulla di nuovo, insomma. Il post delle polemiche riguardava la decisione del Consiglio dei ministri - nell'ambito del decreto di legge Omnibus approvato oggi - di disporre l'istituzione del Comitato nazionale "Neapolis 2500" al fine di celebrare la storia, la cultura e l'arte della città di Napoli e il suo contributo allo sviluppo del patrimonio storico e artistico della nazione, nonché alla formazione dell'identità italiana, nella ricorrenza del venticinquesimo centenario della fondazione dell'antica Neapolis da parte dei Cumani, avvenuta, secondo la tradizione, il 21 dicembre dell'anno 475 a.C.

Come precisato dallo stesso Sangiuliano, si tratta di una iniziativa caldeggiata anche dal mondo delle imprese, delle associazioni, della cultura e delle professioni: "Si tratta di un doveroso riconoscimento alla storia di Napoli, una città che è una delle grandi capitali culturali del mondo e che ha dato un contributo importante

a tutta l'umanità. La sua grande tradizione merita di essere riconosciuta in questa ricorrenza significativa mettendo insieme una serie di manifestazioni e appuntamenti che sottolineino il valore di questa città".

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