Roma L'Emilia ricomincia dall'Europa e l'Europa ricomincia dall'Emilia, che ospita oggi e domani a Bologna la due giorni europea dedicata alle piccole e medie imprese del Continente. Una promessa mantenuta quella di Antonio Tajani, vicepresidente Pdl della Commissione europea con delega all'Industria e all'imprenditoria, quella di fare dell'Emilia che si rialza dopo il sisma del maggio 2012, la vetrina dell'intero sistema delle Pmi europee.
Bruxelles ha fatto molto per l'Emilia grazie ai 670 milioni del Fondo europeo di solidarietà, che in dieci anni di vita non aveva mai allargato così tanto i cordoni della borsa. La commissione europea, con Tajani in testa, ha difeso con le unghie e con i denti lo stanziamento nel suo iter procedurale. Un successo non scontato, dunque. Del resto, sin dopo il sisma l'Europa ha guardato con simpatia a una regione che vanta alcuni distretti produttivi di assoluta eccellenza. Pochi giorni dopo il terremoto Tajani era con il commissario alle Politiche regionali Johannes Hahn nell'Emilia in ginocchio. In quell'occasione Tajani prese con gli imprenditori e con il governatore Vasco Errani diversi impegni.
Il primo è stato includere l'Emilia-Romagna tra le sei regioni pilota per la realizzazione di un progetto dimostratore nel campo dell'innovazione, in particolare nella tecnologia dell'informazione e della comunicazione. Grande attenzione è stata data al distretto biomedicale di Mirandola, il più importante d'Europa e ad altissimo valore aggiunto di innovazione, integrato nelle iniziative avviate dalla commissione, come la Piattaforma europea per lo sviluppo dei clusters e il relativo osservatorio. Atti che hanno contribuito a scongiurare il pericolo di una dolorosa delocalizzazione di un vanto del sistema-Emilia.
Per aiutare il turismo Tajani ha preso carta e penna e scritto ai ministri del Turismo dei 27 Paesi europei e a quelli di Usa, Russia, Cina, Giappone e Brasile per evitare che un eccesso di allarmismo provocasse una flessione del turismo internazionale. Capitolo sicurezza: un gruppo di esperti ha stilato un rapporto sulla cui base è nata una proposta per la costruzione o il rinnovamento di alcuni capannoni industriali a elevati standard di efficienza antisismica e energetica.
La protezione civile si è avvalsa nelle operazioni di soccorso dei rilevamenti satellitari del programma europeo di monitoraggio della tera Gmes. Altre azioni hanno riguardato il recepimento della direttiva europea che prevede un termine massimo di 30 giorni per il pagamento dei fornitori da parte della pubblica amministrazione (un esempio: al momento del sisma gli imprenditori del distretto biomedicale di Meldola vantavano un credito di un anno) e la compatibilità degli aiuti di Stato con quelli europei, sulla quale la commissione si è adoperata per una lettura meno rigida.
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