Toscana sommersa, due morti La Regione: «Inviate l'esercito»

No, non avrebbe mai pensato di morire così. Imprigionato nell'auto, con quella maledetta acqua che dal cielo sembrava essersi riversata tutta lì, attorno alla sua utilitaria. È accaduto in località Chiarone, nel comune di Capalbio, provincia di Grosseto.
A rimetterci la vita è stato pure un 79enne stroncato da infarto, alla periferia di Marina di Massa, mentre era sceso nella cantina della sua abitazione per verificare se si fosse allagata. Una donna di 73 anni di Orbetello si è invece salvata per miracolo: investita da un'onda d'acqua mentre era in auto, è stata soccorsa dal 118 e trasferita in gravissime condizioni all'ospedale Misericordia di Grosseto, dove si trova ricoverata in rianimazione.
Oggi non è più tempo di fotografie che descrivono il «divertimento» di turisti a mollo nell'acqua alta a Venezia. Oggi è tempo di immagini tragiche, di storie drammatiche. Resoconti che raccontano di morti, feriti, sfollati. E poi campi allagati, frane, case sgomberate, strade invase dal fango, black out.
Ieri la regione più colpita è stata la Toscana. Questa volta i meteorologi ci hanno preso: l'alta Maremma è finita sott'acqua. La perturbazione che ha colpito domenica Massa Carrara e la Lucchesia è scesa al sud, nel Grossetano. La forte pioggia che dalla scorsa notte ha colpito il Grossetano ha provocato gli straripamenti dei fiumi Albegna e Orcia.
«È un dramma. Da fuori non si riesce ad avere l'idea di che cosa è successo qui. C'è una quantità d'acqua incredibile, ovunque, e continua a diluviare», testimonia il responsabile delle Misericordie toscane, Alberto Corsinovi. Che aggiunge: «Il centro di Albinia è sommerso, i tetti delle auto si vedono a malapena. Case, negozi e attività economiche sono completamente sommerse. Mezzi anfibi ed elicotteri fanno la spola per cercare di soccorrere le persone rimaste isolate nelle loro case, e sono tante. Ci sono persone che si sono rifugiate sui tetti, altre barricate ai piani alti delle case, senza elettricità. Speriamo solo che qualcuno vada a recuperarli...».
«Ho chiesto un incontro con il Presidente del Consiglio, questa volta il governo non deve lasciarci soli», dice Enrico Rossi, il presidente della Regione Toscana che ha chiesto anche l'intervento dell'esercito.
Intanto decine di famiglie sono state evacuate nel Perugino, vicino al fiume Nestore; nei pressi di Orvieto altre centinaia di persone, rimaste bloccate sui tetti delle case e dei capannoni industriali per l'esondazione del Paglia, sono state soccorse grazie all'impiego di elicotteri e gommoni.
Poi, immancabile, la frase che accompagna ogni emergenza di questo tipo: «Italia spaccata in due dal maltempo». Il riferimento, ovviamente, è alla circolazione. Innanzitutto quella stradale e ferroviaria: sospesa la linea ferroviaria Tirrenica nei pressi di Grosseto; chiusa la statale 1 Aurelia nel grossetano e nell'alto Lazio.


Situazione difficile anche in provincia di Siena: nel comune di Montepulciano è esondato il torrente Salcheto e alcune case sono rimaste isolate. A Roma, il Tevere ha superato il livello delle banchine: l'ondata di piena del fiume arriverà in città oggi intorno all'ora di pranzo.
Nella Capitale si mangerà tenendo un occhio al piatto e uno alla finestra.

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