Trattative ferme su Sky e La7 E Santoro si "offre" alla Rai

La "carnevalata" dell'ex Annozero dalla Annunziata: "Monti, prendi me e Freccero". L'ira Pd: "Vorrebbe il posto della Lei. È insopportabile"

Trattative ferme su Sky e La7  E Santoro si "offre" alla Rai

Santoro di nuovo in Rai? Al mo­mento, col Cda congelato e il direttore generale Lei che punta alla riconferma (con l’appoggio del centrodestra),fanta­scienza pura. «Mi candido in ticket con Carlo Freccero, io direttore generale lui presidente, mandiamo il curriculum a Monti», spara Santoro dalla Annunzia­ta. Una provocazione per spostare i fari su di sé, ora che è esiliato sulle tv locali. Tra l’altro, fatta durante In 1/2 ora in Rai, l’azienda che gli ha concesso una buonuscita di 2,3 milioni per poi ritro­varselo in diretta ( ospite a RaiTre ) adau­topromuoversi come direttore generale ideale. Una beffa. Anzi, «una carnevala­ta », commentano non dal Pdl, ma dal Pd: «Adesso vuole la presidenza Rai, pa­re l’unico ad avere i requisiti. Insoppor­tabile », il deputato del Pd Enrico Farino­ne.

In realtà di trattative in corso su Santo­ro ce ne sono ben due, ma non da parte Rai.Una la sta portando avanti l’ammini­­stratore delegato di La7 , l’altra Sky , pro­pri­etaria del canale digitale terrestre Cie­lo che già trasmette Servizio pubblico . In entrambi i casi a trattare è la Zero Stu­dio’s Srl , società di produzione tvdi San­toro­nella quale sono entrati anche l’edi­tore Sandro Parenzo con la sua Videa e il Fatto quotidiano .

I colloqui con La7 vanno avanti da set­timane, con Enrico Mentana, molto in­fluente nella rete, che sponsorizza l’ope­razione ( anche per ridimensionare Pao­­lo Ruffini, direttore di La7 che ha già top­pato con Dandini e Guzzanti e non sma­nia affatto per Santoro). Ma ci sono vari problemi all’orizzonte. Santoro vorreb­be sganciarsi dalla formula del talk poli­tico e vendere docufiction a La7 . Al «Ca­naro »però,soprannome dell’ad Giovan­­ni Stella, dominus della rete, interessa in­vece il Santoro tribuno televisivo. Ma poi, se venisse a fare il clone di Servizio pubblico a La7 , come la metterebbero con Formigli, che ora è il diretto rivale di Santoro (il venerdì mattina la prima co­sa che fa Santoro è controllare chi ha fat­to più share )?

C’è anche il problema dei costi, che Stella vuole contenere in tutti i modi, e che rende molto improbabile un accor­do economico come quello che Santoro era vicino a siglare dopo l’uscita dalla Rai. Dunque sui contenuti e sui soldi sia­mo ancora in alto mare, anche se Menta­na dice «vorrei venisse a La7 », Gad Ler­ner pure («Auguro e anzi, pronostico, che Santoro venga a La7 ») e già stasera Santoro appare su La7 , ospite della Gru­ber ( mentre si intensificano i rumors sul­la possibile vendita della rete: «I grandi soci di Telecom Italia spingono per cede­re le attività televisive», scrive il mensile Prima comunicazione ).

Diversa la tratta­tiva con Cielo . Il canale terrestre di Sky al momento è soprattutto una vetrina di Sk­tyg24 . La società di produzione di Santo­ro (e Parenzo e Fatto quotidiano con l’editore Cinzia Monteverdi) dovrebbe creare contenuti per il canale. È un altro tavolo di trattativa per Santoro, che però sogna la Rai , suo contesto naturale per­ché solo lì può giocare la parte del ribelle­martire pubblico (non a caso la sua sta­gione a Mediaset negli anni ’90 non fun­zionò granché). Nel frattempo Santoro ha rotto con Beppe Grillo («È un artista, ma non si rende ancora conto che quan­do parla in pubblico non è come quando parla in teatro. Ha problemi di orienta­mento.

I partiti personali mi fanno schi­fo »), che a sua volta spara a zero sulla ca­tegoria di Santoro, i conduttori di talk show («Sono in simbiosi coi politici, co­me i paguri. Più merda, più share »). Ex amici. Con la stagione Monti non sono cambiate solo le maggioranze, anche le minoranze.

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