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Ucraina, Calenda ad Atreju: "Non facile votare con voi ma metto prima l'interesse nazionale"

Carlo Calenda, parlando ad Atreju, ha ribadito che pur restando all'opposizione sosterrà il governo sul dossier Ucraina

Ucraina, Calenda ad Atreju: "Non facile votare con voi ma metto prima l'interesse nazionale"
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"Non è tanto facile votare con voi quando ritengo una cosa giusta perché mi dicono che facciamo la stampella del governo, ma io metto prima l'interesse nazionale e voto ogni cosa che ritengo giusta”. Carlo Calenda, parlando nel corso del panel di Atreju intitolato ‘L’impegno dell’Italia per una pace giusta e duratura’, ha ribadito che, pur restando all'opposizione, sosterrà il governo sul dossier Ucraina.

Calenda non ha dubbi: "Oggi la storia bussa alle nostre porte. Il ritorno degli imperi, la Cina, la Russia, persino gli Stati Uniti di Trump, vogliono che l'Europa a un certo punto si apra e che loro siano in grado di prenderci pezzo a pezzo e di renderci vassalli. E se noi non amiamo quello che abbiamo, non lo difenderemo". Il leader di Azione, poi, cita il ‘whatever it takes’ di Mario Draghi per ribadire che: "Putin non deve passare”. Secondo Calenda gli ucraini devono avere tutto ciò di cui hanno bisogno, mentre chi dice che "la civiltà europea è finita e ti impone i dazi" deve essere preso "a calci nel sedere" per salvaguardare "la dignità europea" perché "esiste un principio fondamentale per cui quando ti trovi davanti a un bullo rispondi con la forza".

E ancora: "A Donald Trump va detta finalmente la parola basta". Secondo Calenda "la linea di demarcazione tra destra e sinistra" non ha più senso "perché ci sarà chi tiene alla difesa della nostra nazione, della nostra cultura, della nostra identità, della nostra civiltà e chi molla". E, poi, conclude: "Io non sarò mai dalla parte di chi china il capo”. L'obiettivo della Russia, secondo Calenda, è "smembrare l'Europa, lo è sempre stato" e questo è ancor più evidente dalla guerra ibrida che Putin sta portando avanti da molti anni interferendo "con i nostri processi democratici". Il leader di Azione, poi, sentenzia: "Credo che sia arrivato il momento di dirci chiaramente, in un Occidente diventato un po' molle e privo di volontà, che si sente stanco di aiutare l'Ucraina che allora abbiamo dimenticato cosa vuol dire difendere la patria e l'onore nazionale".

Calenda, infine, si è rivolto a Fratelli d'Italia lanciando una stoccata al vicepremier e ministro dei Trasporti: “Vi chiedo una cosa: non fatevi rallentare su ciò che va fatto, in termini di difesa, di sostegno all'Ucraina e di tutto il resto, da Matteo Salvini, perché su quella strada non potete andarci. Noi oggi non possiamo cedere a Putin”.

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