Il van contromano (e sulle strisce) e le gaffes in tv. Tridico sempre più in affanno

Un auto del “Crediamoci tour” ha commesso varie infrazioni stradali e ,durante il confronto tivù, Pasquale Tridico è stato annientato dagli avversari

Il van contromano (e sulle strisce) e le gaffes in tv. Tridico sempre più in affanno
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Pasquale Tridico continua a collezionare gaffes. Dopo aver detto che le province della Calabria sono tre, ecco che un auto del “Crediamoci tour” ha commesso varie infrazioni stradali.

Qualche giorno fa tappa a Rossano, il van personalizzato del candidato del centrosinistra ha parcheggiato contromano sulle strisce pedonali. Una foto che è diventata virale e che fa discutere gli elettori calabresi sempre più increduli dell'improvvisazione del centrosinistra. L'auto parcheggiata male è segno di una coalizione che si è trovata spiazzata dalle elezioni anticipate e sta conducendo la campagna elettorale in modo alquanto approssimativo. Non il massimo per un candidato che punta tutto sulla legalità.

Ma il vero Tridico-show è andato in onda qualche giorno fa in occasione del confronto televisivo con il governatore uscente e candidato del centrodestra Roberto Occhiuto e con Francesco Toscano, presidente nazionale di Democrazia sovrana e popolare fondato da Marco Rizzo.

Il candidato del centrosinistra, in grave difficoltà, è arrivato ad entrare nella sfera personale di quest'ultimo. "Lui - ha detto Tridico riferendosi a Occhiuto - ha fatto il testimone di nozze al tuo matrimonio. Avete deciso di presentare una lista civetta contro di me?", ha chiesto Tridico a Toscano. Il "terzo incomodo" ha ribattuto: "Questa è una diffamazione" e ha raccontato l'opposizione che ha fatto negli anni del Covid al governatore uscente affermando che "se Tridico lo avesse letto" avrebbe scoperto che il programma di Democrazia sovrana e popolare ha molti più punti di contatto con il centrosinistra che con il centrodestra. Inoltre, Toscano ha ricordato che il suo partito si è presentato a tutte le ultime elezioni Regionali e amministrative e, dunque, sarebbe stato molto strano se non si fosse presentato anche in Calabria.

Insomma, Tridico "le ha prese" anche dall'outisider. Ovviamente, però, è uscito distrutto anche dal confronto con Occhiuto. Il governatore uscente gli ha chiesto: "Perché non ti dimetti da deputato europeo?" e Tridico non ha potuto fare altro che ribattere: "E perché non si è dimessa Wanda Ferro?". Un'obiezione che non regge in piedi visto e considerato che l'esponente di FdI non è candidata a presidente di Regione, ma soltanto sottosegretaria all'Interno. E, sebbene incalzato più volte, sia da Occhiuto sia da Toscano, Tridico non ha voluto dire se, in caso di sconfitta, sarebbe disposto a dimettersi per fare il semplice consigliere regionale in Calabria.

Poco dopo Tridico rivela: "Nella lista di Occhiuto c'è uno che è stato rinviato a giudizio per problemi legati alla mafia, ma non voglio dire il nome. È notizia di cronaca. E poi farfuglia: "È un tizio candidato col sostegno di una tua lista, non ricordo quale...". E ancora: "Conosco il nome, ma non lo dico qui in diretta". Poi, sempre più in difficoltà, dice: "La lista penso sia Noi Moderati. È notizia di cronaca, è uscita su tutti i giornali...Non vi ricordate il nome?". Tridico, alla fine, chiude il suo intervento promettendo di farlo "al prossimo giro".

Si tratta dell'avvocato Fulvio Attisani, capolista dell'Udc, che è stato indagato per favvoreggiamento pochi giorni fa e, quindi, ovviamente, dopo la presentazione ufficiale delle liste. Indagato, però, non significa necessariamente colpevole... Il giustizialismo, d'altronde, è nel Dna del Movimento Cinque Stelle..

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