«Quella casa fa parte di un'altra vita, non la sento più mia, non ne voglio parlare». Santo Versace risponde inizialmente così alle domande sulla sua meravigliosa residenza in via dei Giardini a Milano: una villa di 4 piani fuori terra e un seminterrato di servizio per totali 2000 metri quadri di superficie vivibile, 442 di giardino e 400 di terrazza belvedere. È in vendita da mesi per l'astronomica cifra di 49 milioni (23.330 euro al metro quadro): la casa più costosa d'Italia. «La vendo perché sono profondamente cambiato - prosegue - sono tornato il ragazzo calabrese di prima della moda, quello che voleva cambiare il mondo con il suo impegno politico». Inevitabile a questo punto chiedergli cosa centri tutto ciò con la casa e lui come un fiume in piena risponde che accanto alla sua nuova compagna, Francesca De Stefano, ha conosciuto i chirurghi di Operation Smile, la onlus che restituisce il sorriso ai bambini affetti da gravi lesioni facciali tra cui il labbro leporino. «Operano nei paesi più disparati e disperati del mondo - prosegue Versace - bisogna sostenerli. Adesso m'interessano queste cose. Inoltre a fine settembre presenterò un nuovo progetto e visto che i miei figli non ci abitano e che il 9 ottobre avrò la sentenza di divorzio, non vedo l'ora di vendere questa casa in cui ho vissuto dalla fine del 2001 al novembre 2008». Già, ma come si vende un immobile del genere e soprattutto a chi? «Non a un italiano» risponde secco Lorenzo Mercolini, managing director di Sotheby's Realty che cura la vendita della villa. «Abbiamo ricevuto offerte interessanti dai Paesi Arabi e dalla Cina - prosegue - all'inizio di quest'anno abbiamo fatto una visita con un potenziale cliente asiatico, ma certo ci vuole tempo e tanto lavoro. Il nostro ufficio marketing internazionale ha fatto uscire articoli su Vogue Russia, su diverse testate di Hong Kong e Taiwan oltre ad attivare un canale più confidenziale con i clienti della casa d'aste. Ci hanno perfino chiamati per comprare uno dei quadri che si vede nelle 10 foto pubblicate sul nostro sito. In realtà gli arredi sono in deposito e noi ci occupiamo della casa». Certo i potenziali acquirenti tenteranno di trattare anche perché il mercato immobiliare italiano è proprio messo male. Mercolini previene la domanda su quanto sono disposti a scendere dicendo che si tratta di una proprietà unica per Milano e in generale.
«Pur essendo in pieno centro - spiega - non tocca un altro palazzo, ha molto spazio per le macchine (almeno sei, ndr) e forse sul tetto si potrebbe perfino costruire una piccola piscina». Inutile chiedere informazioni sulle spese condominiali, ma trattandosi di una villa monofamiliare almeno non si rischiano liti con i vicini e noiose riunioni con gli altri condomini. Se vi pare poco...- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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