da Roma
Quando la sua ragazza si è trovata di fronte alla drammatica scelta di dover abortire lui si voltò dallaltra parte. Opportunità preclusa a qualsiasi donna. Ora, 35 anni dopo, persegue la sua privata espiazione attraverso una campagna pubblica e politica. Giuliano Ferrara ha deciso: va avanti e non rinuncia alla sua lista Aborto? No, grazie.
È lui stesso a raccontare le ragioni che lo hanno spinto al passo finale, sia sul Foglio da lui diretto sia in una lunga intervista al settimanale Panorama. Ferrara racconta di aver deciso qualche notte fa, dopo aver letto una mail di «Cristiano, un ragazzo di Brescia, competente e buono, che si occupa del sito on line del Foglio». Quel ragazzo, racconta, «mi ha invitato ad andare avanti, allegando anche un video con un pezzo di Ogni maledetta domenica». Nel brano Al Pacino, allenatore di una squadra di football, incita i suoi giocatori dicendo: «Diamoci dentro, conquistiamocelo centimetro per centimetro».
Ferrara farà lo stesso e promette di andare avanti così, «centimetro per centimetro».
Poi il giornalista torna anche sulla sua esperienza personale e ricorda quando, a ventanni, lasciò che la sua ragazza abortisse. «Non ne parlo volentieri - confida -. Lho fatto tempo fa in risposta a una lettera di Adriano Sofri, che mi diceva che non si può fare una battaglia sincera se non si è sinceri anche nella dimensione personale. Quando accadde, io avevo 21 anni e lei 19: mi voltai dallaltra parte. Era la cultura mia e dei miei genitori. Ma la cultura non elude la nostra responsabilità personale, la mia responsabilità». Oggi Ferrara pensa che «sarebbe stato bello avere dei bambini da allevare, avere dei compagni di vita. Oggi sarebbero tre uomini fra i 35 e i 25 anni. La mia è stata una negazione della vita».
LElefantino poi promette di portare «molti deputati e senatori in Parlamento». La sua insomma non sarà «una lista di testimonianza» ma operativa. Il giornalista risponde pure ai ragazzi di Azione Giovani che in una lettera aperta lo invitano a non presentare una sua lista ma invece a far convergere i suoi voti sul Pdl. «Una volta i giovani fascisti non invitavano a desistere ma a resistere, resistere, resistere, come tanti anni dopo fece in altro contesto Francesco Saverio Borrelli», replica Ferrara che aggiunge: «La mia lista e io comunque resistiamo».
Sulla sua lista e sulle sue posizioni invece Ferrara incassa lappoggio pieno del Forum delle Famiglie.
I promotori del Family day scrivono che la convergenza con la lista di Ferrara «è totale», sui temi del diritto alla vita e della tutela della famiglia fondata sul matrimonio, ma anche sulle due concrete richieste avanzate dal Forum di impegnarsi per un fisco family friendly e per effettiva parità scolastica.
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