«Questa legge di Stabilità comincia a dare risposte. Non è possibile fare tutto insieme, ma l'inversione di tendenza c'è, e porterà più calore sociale e più crescita»: parola di Enrico Letta, che ieri sera al Tg3 ha commentato il testo che sta per essere varato. Il premier ha continuato, lodando il lavoro del governo: «La legge è migliorata, ma bisogna fare un passo alla volta, nessuno ha la bacchetta magica». Il testo, ha rivendicato Letta, «dà risposte in più sugli esodati, sul diritto allo studio, aiuta con politiche sociali nuove categorie come i disabili e i non autosufficienti che sono state maltrattate per anni». Secondo il premier, si va nella direzione giusta «senza sfasciare i conti». Non è altrettanto positivo il giudizio di Giorgio Squinzi, presidente di Confindustria: «Le risorse destinate alla riduzione del cuneo fiscale» dalla legge di Stabilità sono «a nostro avviso assolutamente insufficienti». Intanto l'iter del testo continua, il tempo stringe. Il governo dovrebbe porre la fiducia sul ddl alla Camera questa mattina. La richiesta, secondo quanto assicurato dal ministro dei Rapporti con il Parlamento Dario Franceschini, sarà sul testo uscito dai lavori della commissione Bilancio.
Il voto di fiducia, salvo deroghe, ci sarà domani mattina, per poi passare al voto sulla Stabilità e al voto finale sul ddl Bilancio. La fiducia, visti i tempi strettissimi, è ormai scontata. La manovra deve essere approvata definitivamente entro il 23 dicembre da entrambe le Camere.VERSO LA FIDUCIA SULLA STABILITÀLetta: «Porterà crescita» Pacchetto al voto da domani
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