Vertice Monti-partiti Raggiunta l'intesa Alfano: "Soddisfatto"

Alfano: "Fatto buon lavoro, ora bisogna entrare nel merito dei provvedimenti". Bersani sull'articolo 18: "Preservarne i pilastri e renderli meglio applicabili"

Vertice Monti-partiti Raggiunta l'intesa Alfano: "Soddisfatto"

"È stato fatto un buon lavoro del quale sono soddisfatto. Adesso c’è da entrare le merito dei singoli provvedimenti". Il segretario del Pdl, Angelino Alfano è rimasto contento del vertice di ieri notte con il premier Monti e i leader dei partiti di maggioranza.

Un vertice nel quale è stato raggiunto l'accordo sul delicato tema della giustizia e sull'altrettanto delicato tema del lavoro. Nel primo caso, si procederà a un emendamento sul ddl corruzione e si è convenuto di trovare una soluzione equilibrata anche sulla responsabilità civile dei magistrati e sulle intercettazioni.

Sul secondo argomento, l'intesa sull'articolo 18 è andata in favore del "modello tedesco" (in caso di licenziamento ingiustificato, il lavoratore avrebbe diritto, a discrezione del giudice, o al reintegro o all'indennizzo fino a 18 mensilità e non a entrambi come accade ora).

Sulla foto pubblicata ieri sera su Twitter dal leader dell'Udc (che lo ritraeva insieme a Bersani, Angelino e Monti), Bersani ha chiarito che quell'immagine "non sostituisce la foto di Vasto", che ritraeva il segretario del Pd con Antonio Di Pietro e Nichi Vendola.

"Bastasse Twitter, quella foto prova che i partiti che sostengono il governo, messi davanti a punti cruciali, trovano punti di intesa. Ma se fosse facile essere d’accordo non saremmo stati lì sei ore...", ha precisato Bersani, aggiungendo che "oltre alla foto bisogna ascoltare anche i sonori. Io lavoro per un centrosinistra di governo che abbia un patto serio per la governabilità e incroci le forze moderate. Un patto di legislatura".

Anche il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani è comunque rimasto soddisfatto dell'incontro di ieri. "Si è fatta una discussione buona sul lavoro. Ma non è un accordo, l’accordo tocca alle parti sociali", ha spiegato il segretario democratico. Che sul tema caldo, cioè l'articolo 18, ha precisato: "Non siamo entrati nel dettaglio ma credo che ci possa essere una soluzione che preserva i suoi pilastri e li renda meglio applicabil".

Sulla riforma della Rai, che non è stata affrontato ieri nel vertice, il segretario Alfano ha dichiarato: "Siamo dell’idea che i partiti non debbano fare un passo indietro, nel senso che non devono immaginare di fare una riforma della Rai solo per mettere le mani sull’azienda. Le leggi che ci sono si applicano e si va avanti rispettando le leggi che ci sono".

Bersani ha invece ribadito la posizione del suo partito: "Si faccia una nuova

governance per un’azienda che deve competere" e per questo occorre "un breve commissariamento, ma si cambi passo. Se non si farà così noi non partecipiamo, non ci rendiamo responsabili".

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