"Vi do il mio pieno sostegno". Al "Remigration Summit" anche il messaggio di Vannacci

Confermata la location di Gallarate, l'organizzazione ha anticipato l'evento alle 9 per evitare scontri

"Vi do il mio pieno sostegno". Al "Remigration Summit" anche il messaggio di Vannacci
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Questa mattina alle 6 gli iscritti al "Remigration Summit" hanno ricevuto un messaggio con la conferma alla partecipazione all'evento e, soprattutto, con la conferma del luogo: Gallarate. Ieri pomeriggio la voce era iniziata a circolare ma senza certezze, con l'indicazione che l'incontro si sarebbe tenuto al Teatro Condominio, uno spazio pubblico a gestione privata, per il quale è stato pagato un canone d'affitto per l'utilizzo. L'unica sorpresa è stata l'orario: era noto che l'incontro si sarebbe dovuto tenere alle 14.30 ma per evitare problemi si è deciso di giocare d'anticipo e prendere in contropiede anche i contestatori, iniziando l'evento alle 9. Nella giornata di ieri si sono alzate le voci delle opposizioni che hanno chiesto di bloccare e vietare l'evento, nonostante anche il prefetto abbia spiegato che, trattandosi di un evento privato, non era possibile. E c'è anche la Costituzione a tutelare la libertà di parola ed espressione in Italia.

"È stato deciso di fare questa manifestazione a Gallarate. Le misure per garantire l'ordine pubblico prese da questura e prefettura sono imponenti e adeguate. Mi auguro che vada tutto bene perché è giusto che tutti possano manifestare le proprie idee", ha dichiarato questa mattina il sindaco di Gallarate, Andrea Cassani, che ha confermato che la decisione di anticipare sia stata presa "per evitare possibili problemi di ordine pubblico". Alle 11, prosegue il sindaco, "è previsto un corteo delle opposizioni locali e speriamo che vada tutto liscio". Martin Sellner, del movimento identitario austriaco, è presente a Gallarate e definisce l'incontro come "l'evento dell'anno in Italia". Il pubblico è molto variegato, sono presenti partecipanti da tutta Europa. "È una questione identitaria: l'Inghilterra appartiene agli inglesi, la Scozia agli scozzesi, l'Italia agli italiani", spiega un partecipante inglese. Una partecipante italiana, invece, ha espresso la paura comune a molte donne: "Ho paura ad uscire di casa. Non posso uscire senza rischiare di essere violentata. Gli stranieri irregolari vanno allontanati, il Governo non fa abbastanza. Non possiamo riempire le nostre carceri e io voglio essere libera di uscire di casa senza il rischio di subire uno stupro".

L'europarlamentare Roberto Vannacci non è presente a Gallarate ma ha inviato un videomessaggio in cui ha assicurato che continuerà a battersi "per questo e porterò questa battaglia a Bruxelles con orgoglio e determinazione perché se l'Europa non torna a proteggere i suoi popoli non ha futuro". L'Europa, ha aggiunto il generale, ora anche vicesegretario della Lega, "dovrebbe ricordarsi che il suo primo dovere è proteggere i propri cittadini dentro i confini europei. Che senso ha parlare di difesa comune se lasciamo le nostre città in mano alla criminalità, l'immigrazione illegale e il caos?". Matteo Piantedosi, non presente a Gallarate, è intervenuto a una manifestazione di Noi Moderati spiegando che l'approccio dei moderati di centrodestra e quello del Remigration Summit "sono due legittimi contributi ad una discussione e in democrazia c'è bisogno di tutti i contributi e di tutte le componenti rispetto a fenomeni così complessi".

Tutti i contributi ideali, ha aggiunto, "che si danno dalla politica sono importantissimi, cioè tracciare delle traiettorie future, degli orientamenti, degli ideali. E poi esistono dei luoghi dove la politica viene praticata, raccontata secondo l'arte del possibile e quindi secondo considerazioni di tipo diverso. La sintesi tra le due cose credo sia la migliore".

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