Vince il magnate L'isola all'asta diventa privata

Assicura che non ci sarà alcuna speculazione e di essere stato mosso sola dalla speranza di veder realizzato il sogno che l'isola di Poveglia rimanga veneziana, mostrando al mondo che la città non ha bisogno di un ricco straniero per costruire il suo futuro. Luigi Brugnaro, presidente di «Umana holding» ed ex presidente di Unindustria Venezia si è aggiudicato per 99 anni l'asta telematica per l'isolotto di oltre 7 ettari. Nell'asta promossa dal Demanio ha offerto 513mila euro mettendo «fuori gioco» il Comitato che ha racimolato finora più di 400 mila euro da quattromila cittadini e associazioni (anche scout), ma aveva presentato un'offerta di 160mila euro. Il Demanio ha un mese per decidere. Ma è polemica. Lorenzo Pesola, a nome del Comitato «Poveglia per tutti», dice di ritenere «impensabile che il Demanio possa svenderla». «Inaccettabile che l'isola venga privatizzata al costo di un monolocale in centro», chiosa il consigliere della Fds Sebastiano Bonzio, mentre un collega, Beppe Caccia, che chiede di annullare la gara.

Ma Brugnaro replica che è proprio per evitare che «pezzi» della laguna diventino stranieri che gli è scattata la molla: «Abbiamo un'isola, è nostra e ce la gestiamo; il sindaco sarà il primo a essere interpellato». E Poveglia sarà sempre aperta.

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