Archiviata la vittoria alla Regione Lombardia, la Lega ha realizzato il trittico nel Nord del Paese, con le tre regioni più grandi del Settentrione tutte guidate da esponenti del Carroccio. Roberto Maroni, che su questo progetto ambizioso aveva scommesso tutto, ora giustamente gongola, forte anche del 10,22% preso dalla sua lista personale. "L’ambizione che ho - dice il neo presidente della Lombardia in un'intervista su Canale 5 - non è solo di fare la grande regione del nord ma di dar vita sul piano politico a qualcosa di nuovo che rappresenti il nord, che metta insieme le forze che adesso ci sono, Lega Pdl e vedremo chi altro, sul modello bavarese o catalano". L'obiettivo politico della Lega, dunque, al di là dell'amministrazione delle tre grandi regioni del Nord è quella di portare avanti un progetto di forte spinta autonomista. Non a caso i modelli regionali citati costituiscono l'abc dei sistemi federalisti europei.
"Ci sono le condizioni - ha detto Maroni - per fare qualcosa di nuovo. Siamo riusciti a salvare la Lega e adesso bisogna guardare avanti. Ci lavoriamo, è una prospettiva molto interessante". Secondo il leader leghista il parlamento appena eletto durerà poco. Proprio per questa ragione "abbiamo due anni di tempo per realizzare il nostro grande sogno - ha detto riferendosi alla cosiddetta macroregione del nord -. Da qui al 2015, quando si voterà di nuovo per le regionali in Veneto e Piemonte e secondo me si andrà anche alle politiche".
Ancora più ambizioso è il ragionamento di Gianluca Pini, deputato della Lega e segretario del Carroccio in Romagna: "La nostra vittoria politica è nel fatto che con Maroni presidente della Lombardia siamo sulla strada giusta per realizzare il progetto di Macroregione. Per la Lega questo era l’obiettivo da raggiungere, a noi i conteggi elettorali fatti con il bilancino interessano poco. Abbiamo puntato tutto sul Nord e abbiamo vinto.
Un Nord forte e compatto è l’unica salvezza anche rispetto al caos che si va delineando per il Governo centrale senza maggioranze certe. È la Macroregione l’unico interlocutore credibile e autorevole che può discutere e trattare con l’Europa".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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