Zecche, paura e motori in avaria venerdì nero in volo con Ryanair

Due atterraggi d’emergenza. A Roma aperta un’inchiesta sui parassiti a bordo. Dall’Irlanda si difendono: "Portati da uno o più passeggeri"

Zecche, paura e motori in avaria venerdì nero in volo con Ryanair

Roma Zecche e avarie, il venerdì nero di Ryanair. Tre fuori programma in poche ore in altrettanti voli operati dalla compagnia aerea irlandese, adusa a far notizia per le tariffe stracciate e le spregiudicate strategie di marketing. A colpire soprattutto quanto accaduto sul volo FR9634 proveniente da Billund, in Danimarca, e atterrato a Roma Ciampino poco dopo le 16 di giovedì. Due passeggeri hanno sporto denuncia alla polizia giudiziaria dello scalo capitolino, hanno denunciato di essere stati punti a bordo dell'aereo da alcune zecche che i medici del Primo soccorso di Ciampino da cui si sono fatti visitare una volta a terra hanno trovato ancora sulle gambe dei malcapitati. L'Ufficio sanità aerea di Ciampino ha subito disposto la disinfestazione dell'aeromobile, che sarebbe dovuto immediatamente ripartire per Bari, costringendo Ryanair a mettere a disposizione un altro aereo. Sull'accaduto è stata aperta un'indagine e le zecche sono state inviate all'Istituto zooprofilattico per studiarne la provenienza. Sulla vicenda Codacons ha annunciato azioni legali per chiedere il risarcimento a favore dei passeggeri, mentre Ryanair, da noi contattata, ritiene probabile che gli insetti siano stati portati a bordo da uno o più passeggeri.
Poche ore dopo problemi tecnici a bordo di altri due voli Ryanair. Un aereo sulla tratta da Pula (Croazia) a Oslo Rygge (Norvegia) è stato costretto ieri mattina attorno alle 11 a un atterraggio di emergenza a Orio al Serio, a Bergamo, a causa di un motore in avaria. Tutto si è svolto senza problemi per i 124 passeggeri. Un volo da Madrid alle Canarie ha dovuto far ritorno poco dopo il decollo a tornare all'aeroporto di partenza a causa di malfunzionamento al sistema di depressurizzazione. In questo caso non è stato necessario attivare le procedure d'urgenza.

Episodi che concludono un'estate di fuoco per Ryanair. Tra luglio e agosto in almeno quattro casi voli della compagnia dell'ad Michael O'Leary sono stati costretti ad atterraggi di emergenza a causa del basso livello di carburante, facendo nascere il sospetto (poi seccamente smentito dalla compagnia) di una rischiosa prassi per risparmiare cherosene. A suscitare clamore anche la vicenda della viaggiatrice inglese Suzy McLeod, che si è trovata a pagare 300 euro di multa all'aeroporto di Alicante per essersi presentata al desk senza la stampa dei biglietti online per lei e per gli altri quattro viaggiatori della sua famiglia: la donna si è sfogata su facebook raccogliendo 354mila consensi e costringendo la compagnia a sottolineare ancora una volta la sua politica di spietato rispetto delle regole. Infine, tutto italiano il polverone sollevato da Meridiana Fly-Air Italy, che ha annunciato la cancellazione di alcuni voli interni sottoposti alla concorrenza di Ryanair, avvantaggiata secondo il gruppo italiano da «contributi locali erogati dagli aeroporti in modo non trasparente».

Secca la risposta irlandese: «Compagnie aeree inefficienti come Meridiana esistono solo grazie ai sussidi e non potranno mai competere con compagnie aeree autenticamente efficienti e a basso costo come Ryanair». Nell'estate Ryanair c'è stato davvero di tutto, dalla a alla zecca.

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