Un’interrogazione sui tagli fasulli Robilotta: «La giunta è allo sbando»

Fa discutere il caso denunciato da Desideri (DcpA) e dal nostro giornale

Un’interrogazione urgente al presidente della Regione Piero Marrazzo e agli assessori alla Sanità Augusto Battaglia e al Bilancio Luigi Nieri sul «taglia e cuci» della sanità raccontato ieri dal nostro giornale. L’ha presentata il capogruppo della Dc per le Autonomie Fabio Desideri, il primo a denunciare la contraddizione tra la manovra di bilancio per raggranellare 125 milioni utili attraverso tagli a 208 capitoli di spesa allo scopo di ripianare il maggiore deficit sanitario e la successiva correzione che rifinanziava 25 milioni appena pochi giorni dopo. «Un giochino che di fatto ha reso nullo lo sforzo compiuto a luglio. Nel silenzio più totale», conclude Desideri.
Preoccupazioni per lo strano giochino estivo di Marrazzo e soci denunciato da Desideri e dal Giornale arrivano da più parti. «Questa farsa - afferma Tommaso Luzzi, consigliere regionale di An e componente della Commissione Sanità - va avanti ormai da troppo tempo, la gestione dei tagli è del tutto fuori controllo così come è fuori controllo la situazione della spesa sanitaria della Regione Lazio. A questo punto chiedo a gran voce, ancora una volta, che l’assessore al Bilancio Nieri e l’assessore alla Sanità Battaglia chiariscano immediatamente lo stato delle cose, con particolare riferimento alla situazione del piano di rientro sanitario». Di episodio «di inaudita gravità» parla Augusto Pigliaceli, consigliere regionale dell’Udc e presidente del Comitato regionale di controllo contabile. «Esprimo tutta la mia preoccupazione di fronte a una vicenda dai contorni tutti da chiarire - dice Pigliaceli -. Ma, soprattutto, aumenta l’apprensione rispetto agli obiettivi da centrare con il Piano di rientro del deficit. I conti non tornano. In qualità di presidente del Comitato regionale di controllo contabile invierò specifica richiesta all’assessore al Bilancio Nieri perché entri nel merito dell’accaduto».

Per il capogruppo Sr alla Pisana, Donato Robilotta «tutto questo dimostra ancora una volta la poca considerazione della giunta nei confronti del consiglio, ritenuto sempre più un corpo estraneo. Colpisce, anche, il totale disprezzo delle regole che sfocia nella schizofrenia di una maggioranza allo sbando».

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