Ventimila alloggi entro il 2011 destinati allemergenza abitativa e all«housing» sociale, metà destinati alledilizia popolare e laltra metà ad affitti agevolati. E in più altri seimila alloggi per studenti universitari. È quanto prevede il protocollo dintesa sulla politica della casa tra il 2007 e il 2011, firmato ieri in Campidoglio tra il Comune di Roma, le organizzazioni imprenditoriali e le cooperative.
Presenti il sindaco Veltroni, gli assessori alla Casa Minelli, ai Lavori pubblici DAlessandro e allUrbanistica Morassut oltre al presidente dellAcer Cremonesi. «La firma di questo protocollo è di grande importanza - ha dichiarato Veltroni - perché risponde allemergenza abitativa della città. Le risorse sono in parte autogenerate perché provenienti dalla vendita del nostro patrimonio immobiliare, in parte provengono da fondi regionali e nazionali e infine da investimenti privati». Minelli ha sottolineato che dal 2001 allottobre 2007 «sono stati consegnati 2404 alloggi che a gennaio diventeranno 3100. Con il protocollo dintesa vogliamo dar vita al mercato regolamentare delle abitazioni, costituito non solo di case popolari ma anche di forme innovative di agevolazione attraverso la collaborazione tra pubblico e privato».
Dei 20mila alloggi, «i primi a nascere - ha aggiunto lassessore - saranno i 6000 che sono previsti nelle 33 aree ex 167 che il consiglio comunale ha già individuato. Di questi 6000, il 20% andrà ai proprietari privati delle aree, 2000 saranno destinati alledilizia popolare, i restanti 2800 ad housing sociale ed affitti agevolati». Il protocollo dintesa prevede 2 bandi: uno per lhousing sociale, di 600 alloggi, in cui il Comune fornisce le aree e i costruttori edificano con limpegno di affittare a prezzi calmierati e un altro bando, di circa 3000 alloggi, di cui una parte sarà affittata a canone concordato e unaltra parte sarà messa in vendita.
Polemico il capogruppo regionale della Dc per le Autonomie Fabio Desideri, secondo il quale «A Roma nessun sindaco può paragonarsi a Rutelli e Veltroni in merito al rapporto colate di cemento-territorio amministrato. Eppure veniamo a scoprire che a Roma mancano gli alloggi e, guarda un po, proprio quelli popolari, cioè per i meno abbienti, le persone che la sinistra afferma di tutelare». «Alla luce di questa situazione - prosegue - emergono due dati. Il primo: le responsabilità politiche della mancanza di case e dei prezzi esagerati degli appartamenti sul mercato sono chiare e non possono passare sottotraccia. Il secondo: lannuncio di oggi, da parte del sindaco, ha fini elettorali ben precisi».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.