Intesa affronta il nodo Milano-Torino

da Milano

Il consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo è stato convocato per martedì 9 ottobre e, secondo quanto riferito dall’agenzia Radiocor, ha all’ordine del giorno la discussione sullo stato dell’integrazione tra i due istituti fusi nella superbanca guidata dall’amministratore delegato Corrado Passera. La riunione è stata convocata dopo che il presidente del cds, Giovanni Bazoli, nell’assemblea di lunedì scorso aveva risposto alle perplessità di un socio assicurando che «nel prossimo cds sarà presentata una relazione e si svolgerà una discussione sullo stato dell’integrazione».
Il «disagio» che si respira negli ambienti torinesi è relativo alle nomine di primissimo livello decise all’indomani dell’integrazione avvenuta un anno e mezzo fa. A Torino, infatti, pur apprezzando che Enrico Salza sia stato nominato presidente del consiglio di gestione, si considera che il suo ruolo sia sempre marginale rispetto alle scelte sia strategiche sia operative del gruppo. Il disagio peraltro, è stato sottolineato in un incontro tra l’intero comitato di gestione della Compagnia di San Paolo e i vertici della banca: presente, oltre a Salza e Passera, il direttore generale vicario Pietro Modiano.
Il momento di verifica si è svolto lunedì scorso, alla vigilia dell’assemblea degli azionisti che ha poi deliberato l’acquisto di azionisti proprie, in parte destinate alla conquista del controllo della Cassa di Risparmio di Firenze.

Nel frattempo la superbanca ha anche affrontato il primo sciopero dei dipendenti nell’area torinese e l’astensione dal lavoro di 3.500 dipendenti delle filiali.
Ieri in Piazza Affari il titolo Intesa Sanpaolo ha guadagnato l’1,39% chiudendo a 5,63 euro.

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