Intesa-Agricole Passera al lavoro su Cariparma

La Fondazione Cariplo conferma il pieno appoggio alla fusione Milano-Torino. Le richieste avanzate da Parigi e gli intrecci con il destino dei fondi di Eurizon

Massimo Restelli

da Milano

Il passaggio di Cariparma sotto il controllo del Crédit Agricole con successivo approdo in Borsa e la sopravvivenza di Eurizon nella nuova «Superbanca» previo rafforzamento di Intesa Vita nella bancassurance: a due settimane dal via libera definitivo alla fusione Intesa-Sanpaolo, prosegue il lavoro dell’amministratore delegato Corrado Passera per fare combaciare la contropartita chiesta da Parigi con gli interessi degli altri grandi soci.
Il top banker ha incassato ieri dalla Commissione centrale di beneficenza della Fondazione Cariplo pieno appoggio al matrimonio con Torino ma la trattativa è concentrata su Cariparma. Dove in settimana si recherà Passera per verificare la fattibilità delle mire francesi sulla banca parmense. Dopo che la fondazione omonima ha rinunciato a porre veti preparandosi a scegliere un advisor, l’esito potrebbe essere l’approdo di Cariparma in Borsa con Parigi come socio di riferimento, accanto all’Ente di Carlo Gabbi a «garanzia» del territorio. Il tutto accompagnato da un «travaso» in Cariparma di almeno la metà dei 600 sportelli che Intesa-Sanpaolo dovranno vendere per limiti Antitrust.
In sostanza una rete paragonabile a quella rilevata dai rivali di Bnp Paribas tramite l’Opa su Bnl, in cambio della quale la Banque Verte potrebbe «ritoccare» l’accordo di distribuzione sottoscritto in occasione dell’acquisto di Caam (l’ex Nextra) dalla stessa Ca’ de Sass. Parigi considera la società di fondi «incedibile», ma in questo modo si farebbe spazio a Eurizon: il polo finanziario guidato da Mario Greco che potrebbe così proseguire il cammino verso la quotazione (ieri l’apertura di una filiale a Singapore) dopo aver rinunciato alla bancassurance di Eurizon Vita a favore di Generali. Trieste è stata, infatti, da subito intenzionata a mantenere il 50% di Intesa Vita estendendone l’attività a tutti gli sportelli San-Intesa. Sullo sfondo la possibile distribuzione di un extradividendo ai soci Sanpaolo (0,5 euro per azione secondo alcune case d’analisi) per accontentare le fondazioni presenti a Torino (Compagnia di Sanpaolo, Cariparo e Carisbo).

Almeno questa è la scommessa di Piazza Affari dove Intesa ha chiuso a 5,09 euro (meno 0,1%) e Sanpaolo a 16,6 euro (meno 0,8%) per un concambio implicito di 3,26 azioni contro una. Livello che rimane distante da quanto deciso dai cda dei due gruppi (3,115).

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