Intesa aiuta i deboli con Prossima

da Milano

Intesa Sanpaolo crea Banca Prossima per aiutare i meno fortunati. Il nuovo istituto, il primo in Europa dedicato esclusivamente all’impresa sociale e al nonprofit, è stato presentato ieri a Milano dai vertici di Intesa.
Banca Prossima, che sarà operativa dal 5 novembre, avrà un patrimonio di 120 milioni e opererà su tutto il territorio nazionale attraverso le 6.200 filiali del gruppo, 60 presidi locali e 100 specialisti. «È un’iniziativa inedita e straordinaria, oltre che coraggiosa, tesa ad aiutare le categorie più deboli» ha detto il presidente del consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo, Giovanni Bazoli definendo il terzo settore e l’impresa sociale «l’area più viva e generosa del Paese».
Bazoli ha ribadito la propria visione delle banche quali soggetti speciali, che «hanno il dovere di far crescere intorno a sé un’economia sostenibile». Il nonprofit, ha ricordato il professore bresciano, è un universo che coinvolge 4 milioni di persone e ne interessa 35 milioni. «C’è spazio per iniziative bancarie che non hanno come unico scopo il profitto, ma combattere la povertà. È una sfida che si può vincere. Esiste un altro volto del capitalismo finanziario». Presente al battesimo anche il presidente della Fondazione Cariplo, Giuseppe Guzzetti, che ha già aderito all’iniziativa. Nel prossimo triennio Banca Prossima punta a servire almeno altre 10mila organizzazioni nonprofit in Italia oltre alle 50mila che Intesa già assiste.

Sarà inoltre creato un Fondo per lo sviluppo dell’impresa sociale fino a 20 milioni in cui reinvestire tutti gli utili, al fine di sostenere con erogazioni fino a 80 milioni altri progetti e si darà vita a progetti-rete.

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