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Intesa Cartolarizzatimutui per 5,9 miliardi

Maxi cartolarizzazione per Intesa Sanpaolo. La banca ha effettuato ieri l’operazione su un portafoglio di mutui residenziali «in bonis», ovvero di elevata qualità, senza sostanziale rischio di insolvenza, del valore di 5,86 miliardi. Adriano Finance è il veicolo utilizzato per la cartolarizzazione.
Si tratta delle terza tranche della «serie Adriano». Le due precedenti risalgono al dicembre 2008 (5,7 miliardi) e al gennaio 2009 (13 miliardi). Con questo tipo di operazioni, spiegano a Intesa, il portafoglio di mutui immobiliari viene trasformato in titoli che garantiscono tutte le caratteristiche per poter essere «depositati» presso il sistema delle Banche centrali (Fed, Bce, Banca d’Italia). I titoli al momento risultano sottoscritti dalla stessa Intesa (che per ora quindi non incassa nessuna liquidità dall’operazione), ma possono essere «consegnati» in ogni momento agli Istituti centrali, in cambio della liquidità corrispondente. Di fatto si tratta di una riserva utilizzabile nei periodi di emergenza, per ottenere liquidità.
Le tre cartolarizzazioni «Adriano» si sommano ad altre precedenti per un totale di circa 50 miliardi di attivi «scontabili presso le banche centrali: «una cifra sufficiente alle nostre esigenze di rifinanziamento per un anno», commentano a Intesa Sanpaolo.

L’operazione è articolata in un’unica tranche senior (classe A) di 5,297 miliardi - con vita media attesa di cinque anni circa, quotata presso la borsa di Lussemburgo e cui è stato assegnato rating AAA da Fitch - e in una tranche junior (classe B) di 563 milioni di euro. I titoli sono stati emessi con prezzo pari al 100% del capitale nominale e pagheranno una cedola a tasso di interesse variabile sull’Euribor a sei mesi. GP

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