Intra chiede l’esclusione dallo Star

Troppo complessa l’aggregazione in vista. Da oggi le consultazioni

da Milano

Entra nel vivo il processo di aggregazione della Banca Popolare di Intra, l'istituto di Verbania finito nella bufera giudiziaria e finanziaria del fallimento Finpart. Entro venerdì 8 settembre dovranno essere presentate le offerte vincolanti dei cinque candidati (Popolare Vicenza, Credito Valtellinese, Popolare Emilia Romagna, Veneto Banca e Popolare Verona e Novara) al termine di due giorni di colloqui che inizieranno oggi.
Il consiglio della Intra, che potrà così vagliare le offerte nella riunione della settimana successiva, intanto ha deciso l'uscita, su base volontaria, dal segmento Star (Segmento titoli alti requisiti) di Borsa Italiana alla luce «della particolare complessità dei diversi modelli utilizzabili per l'operazione di aggregazione». Una maniera per agevolare quindi i candidati che, secondo le indiscrezioni, prevedono acquisizioni attraverso scambio di azioni o anche opa totalitarie. Oggi e domani comunque i rappresentanti dei cinque candidati avranno una serie di incontri con i vertici della Intra che forniranno l'aggiornamento della situazione finanziaria della banca, visto che le precedenti offerte si basavano sui dati dei primi mesi del 2006.
I vertici della banca insistono che le situazioni di maggior rischio sono state superate grazie a una severa pulizia di bilancio (i conti al 30 giugno sono stati chiusi con una perdita di 84 milioni) e che i coefficienti patrimoniali saranno salvaguardati ai livelli minimi, anche se rimane pendente la composizione della vicenda Finpart. Negli incontri che si terranno nei prossimi giorni dunque, spiegano alcune fonti, i candidati «mirano a monitorare tutte le possibili posizioni di criticità per garantirsi da eventuali future sorprese che potrebbero creare problemi o addirittura rendere impossibile l'operazione». La Banca d'Italia, che fino a questo momento non è intervenuta d'imperio nella vicenda attraverso la via del commissariamento, segue infatti da vicino le mosse e la situazione della Intra e dei diversi candidati interessati.
Indiscrezioni danno per favorita Bper, che inizialmente non faceva parte della short list di possibili partner messa a punto dall'advisor Mediobanca. In un primo momento tra i favoriti risultava invece Creval. Un'offerta non vincolante era arrivata da Vicenza che però, stando a quanto dichiarato dallo stesso presidente Gianni Zonin, giudica difficile arrivare a un'offerta vincolante finché non si conosca esattamente l'ammontare dei debiti per l'esposizione verso Finpart.
Di certo Intra non ha più molto tempo.

Bankitalia, nella sua relazione sull'istituto, aveva auspicato che una decisione fosse presa entro la fine di agosto, data ormai superata.
A Piazza Affari ieri il titolo di Banca Intra ha chiuso in rialzo dell’1,37%, a 14,41 euro.

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