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"Inutili le navi militari mandate dalla Nato contro i pirati somali"

La denuncia è dell’ammiraglio Mark Fitzgerald, comandante delle forze navali Usa per l’Europa: "Senza regole d’ingaggio chiare, abbiamo le mani legate”. La squadra dell’Alleanza è sotto il comando operativo di un italiano

"Inutili le navi militari mandate dalla Nato contro i pirati somali"

aSono sette navi da guerra. Appena arrivate nei mari al largo della Somalia per stroncare l’attività dei pirati che assaltano i mercantili di passaggio, sequestrandoli allo scopo di ottenere un riscatto.

Eppure questa prova muscolare esibita dall’Occidente rischia di rimanere solo sulla carta. La denuncia arriva dall’ammiraglio Mark Fitzgerald, comandante in capo delle forze navali americane per l’Europa, secondo il quale senza regole chiaro d’ingaggio, c’è ben poco che si possa fare per eliminare la minaccia dei pirati. “L’unica cosa certa, per noi, è il piano che è stato preparato per arrivare qui – afferma Fitzgerald -. Il resto deve essere ancora discusso e deciso dagli alti vertici della Nato. E, da un punto di vista militare, questo è sicuramente penalizzante. Come si può provare, infatti, che uno è un pirata prima che egli attacchi una nave”. E ancora. “Già abbiamo un problema perché in uno spazio di mare così vasto non possiamo essere onnipresenti. A ciò si aggiunge il fatto che i pirati partono con un indiscutibile vantaggio: essi non dicono di essere pirati fino a che non attaccano una nave” .

Gli specialisti della sicurezza affermano infatti che c’è un breve lasso di tempo, circa 15 minuti, per raggiungere un mercantile che ha chiesto aiuto. Una volta che i pirati sono a bordo, cioè quando possono usare equipaggi e passeggeri come ostaggi, c’è ben poco che qualsiasi forza militare possa fare. In quei 15 minuti si può sì impedire ai pirati di assaltare la nave, ma contro di loro prima non si può fare nulla, perché non è chiaro come debbano essere considerati se catturati. E’ ciò che è accaduto a una nave militare danese che ha catturato 10 presunti pirati ma, dopo averli trattenuti per sei giorni, ha dovuto rilasciarli perché la legislazione in proposito non è chiara.

La squadra navale della Nato è composta da unità di sei Nazioni (Italia, Germania con due vascelli, Grecia, Turchia, Gran Bretagna ed Usa) ed è sotto il comando operativo dell’ammiraglio italiano Giovanni Gumiero.

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