Invasione di lampade cinesi: 400mila in un capannone

Sono state sequestrate ieri dagli uomini del comando provinciale della Guardia di finanza di Roma 400mila lampade prive del marchio CE, e quindi non conformi alle direttive tecniche di produzione comunitarie. Le lampade, a basso consumo e di diverso voltaggio, provenienti dal mercato cinese e destinate a quello romano, erano stipate in un capannone di Guidonia Montecelio. Dopo giorni di appostamenti le fiamme gialle hanno verificato l’assenza sulle confezioni e sulle lampade stesse del marchio a garanzia dei prodotti e dei consumatori: al suo posto, vi era apposto l’ingannevole marchio «ce» (abbreviazione di «China export») che induceva i consumatori a ritenere il prodotto sicuro. Per questo motivo, è subito scattato il blitz nel capannone: da un’accurata verifica è risultato che tutte le lampade sequestrate risultavano pericolose se impiegate in abitazioni, uffici o locali commerciali. Secondo quanto accertato, le lampade venivano vendute al dettaglio fra i 2 ed i 6 euro ciascuna, e se fossero state immesse sul mercato avrebbero fruttato oltre due milioni di euro.

Un cittadino cinese di 40 anni, amministratore della società che distribuiva il materiale sequestrato, è stato denunciato a piede libero all’autorità giudiziaria per violazione della normativa sulla sicurezza dei prodotti di elettricità nonché per contraffazione e vendita di prodotti industriali con marchi mendaci.

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