«Investimenti senza fare tagli»

Si chiama Alcantara e basta il nome per capire che cosa produce e cioè quel materiale tessile inventato nel 1970 dal giapponese Miyoshi Okamoto. Lui depositò il brevetto, poi per commercializzarlo è nata Alcantara spa, joint-venture italo-giapponese, che ha puntato sulla base milanese proprio per essere nel cuore del design. Andrea Boragno, presidente e amministratore delegato della società, spiega: «Siamo una multinazionale giapponese anche se al contempo veniamo percepiti come un’azienda del made in Italy. L’85 per cento delle nostre vendite arriva dalle esportazioni».
Il sessanta per cento del tessuto alcantara è impiegato per i rivestimenti delle auto (il resto si divide equamente tra la moda e l’arredamento d’interni) e così ha molto risentito della crisi, proprio come il settore automobilistico. «Per risollevarci abbiamo investito molto sulla sostenibilità ambientale: il cento per cento dell’energia che utilizziamo arriva da fonti rinnovabili, abbiamo dimezzato le emissioni di CO2 e dato vita a progetti patrocinati dall’Onu».

Boragno è convinto che, nonostante rimangano sacche di resistenza, il tren del mercato continui a essere la sostenibilità: «Per questo non abbiamo mai tagliato su ricerca e sviluppo e non abbiamo puntato sulla razionalizzazione dei costi».

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