Questa volta, la multa lavranno pagata (quasi) volentieri. Poca cosa 22 euro per un incidente che non ha avuto conseguenze, se non fosse per lo spavento.
Accade ieri che un ragazzino di 11 anni sta attraversando in bici sulle strisce pedonali. Vuole immettersi sulla pista ciclabile che corre dallaltra parte della strada. Ma da una curva, nascosta dalle macchine in doppia fila, arriva una moto. Una due ruote di grossa cilindrata, che lo prende in pieno.
L11enne cade a terra, il centauro si ferma preoccupato per soccorrere il giovane ciclista. Niente di rotto, per fortuna.
Portato in ospedale, il ragazzino viene dimesso con otto giorni di prognosi e qualche «ammaccatura» sparsa. Al pronto soccorso arrivano anche i suoi genitori, avvertiti dalla sorella della «vittima» che - per puro caso - aveva assistito allincidente. E arrivano anche i vigili, chiamati assieme allambulanza.
E i ghisa, senza concedere sconti, stendono il verbale. Non per il motociclista, ma per mamma e papà del ragazzino. Colpevole, lui, di non aver portato a mano la bici mentre attraversava le strisce, ma di averlo fatto in sella. E responsabili loro, i genitori, della condotta del minorenne.
Totale, 22 euro di contravvenzione. Tanto o poco, giusto o ingiusto, per questa volta - con ogni probabilità - i genitori avranno pagato senza nemmeno pensarci. Un figlio travolto da una moto e come conseguenza un gomito sbucciato. Non cè prezzo.
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