«Io, di centrodestra, con Di Pietro per non restare all’opposizione»

«Io, di centrodestra, con Di Pietro per non restare all’opposizione»

De Benedictis, lei, uno dei più agguerriti contestatori della giunta Vincenzi passa con l’Italia dei Valori.
«Mi è stata offerta un’opportunità che non potevo rifiutare»
In che senso?
«Nel senso che mi stava stretto stare all’opposizione, proporre e vedere tutto quello che presentavo essere respinto. Mi ha contattato l’assessore allo sport Stefano Anzalone (ex capogruppo dell’Idv ndr). È un amico, mi ha chiesto di dargli una mano e mi è sembrata un’opportunità da cogliere al volo per fare qualcosa per la mia città, per i giovani»
C’è anche un passaggio di partito notevole. Lei passa in maggioranza e aderisce al movimento che in questo momento si antepone di più al Popolo della Libertà
«Ma io rimango un moderato, le mie idee non le cambio. Mi definisco un uomo di centrodestra e sono uno libero, svincolato da qualsiasi ordine di scuderia. Se ho scelto Idv è perché in questo momento è il partito più vicino alla gente»
Si rende conto che i suoi elettori l’hanno scelta perché faceva parte di uno schieramento alternativo alla Vincenzi?
«Alcuni non hanno compreso la mia scelta. Molti, invece, mi hanno chiamato sostenendo questo passaggio, anche esponenti del Pdl mi hanno salutato senza rancore. La mia non è una scelta di campo, è un desiderio che riesco a realizzare: essere utile in un settore nel quale opero da sempre»
Adesso farà il signor «Sì, signora Marta»?
«Assolutamente no. Vado nell’Idv ma rimango libero di criticare, farò il Pierino della maggioranza»
Ma nel Pdl aveva rapporti così difficili da pensare di non poter più lavorare?
«Il mio malessere era già iniziato con la lista Biasotti.

Ho aderito ad una lista civica e non ad un partito nazionale. Speravo poi, con la nascita del Popolo della Libertà, che qualcosa potesse cambiare per ritrovare l’entusiasmo per il quale mi ero impegnato con gli arancioni. Ma non è stato così».

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